L’Università di Parma si unisce all’appello: “Cittadinanza italiana per Zaki”

Nella nota condivisa dall’Ateneo si ribadisce l’importanza di questo intervento, che può “contribuire a riaffermare la necessità di rispetto dei principi e delle garanzie a tutela dei diritti umani"

Università di Parma

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Parma, 30 aprile 2021 - L’Ateneo di Parma scende in campo a sostegno di Patrick Zaki, lo studente dell’Ateneo bolognese, arrestato oltre un anno fa in Egitto e detenuto in carcere preventivo. 

L’appello per il conferimento della cittadinanza italiana

L’Università di Parma, in particolare, si unisce all’appello per il conferimento della cittadinanza italiana allo studente: “Il senato accademico e il consiglio di amministrazione - si legge in una nota dell'Ateneo - ritengono che anche questo ulteriore intervento possa contribuire a riaffermare con decisione la necessità di rispetto dei principi e delle garanzie a tutela dei diritti umani e della libertà personale". 

Così, l’Ateneo prende nuovamente posizione in merito alla vicenda e affida alle parole del suo rettore Paolo Andrei l’iniziativa: "La drammatica vicenda di Patrick Zaki resta per noi un monito e continuiamo a seguirla con attenzione e con impegno. Abbiamo condiviso diversi appelli per la sua scarcerazione, che anche oggi continuiamo a sostenere con forza, chiedendo il conferimento della cittadinanza italiana e sperando che in questo modo si possano fare importanti passi in avanti". 

Il counter dedicato a Zaki nell’Atrio dell’Università di Parma 

Iniziative di questo genere non sono dunque nuove per l’Istituzione parmigiana che, poco più di un mese fa, aveva collocato nell'Atrio delle Colonne della Sede centrale un counter dedicato a Zaki, che simboleggiava il tempo della sua detenzione. 

L’attenzione del Rettore Paolo Andrei si è concentrata anche sulla vicenda di Giulio Regeni: “episodio che non dobbiamo dimenticare e per il quale continuiamo a chiedere verità e giustizia”, ha concluso.