Parma e Burundi uniti nel progetto "Maison Parma, il valore del territorio"

L’iniziativa, che inizierà ufficialmente entro la metà di giugno, è stata ammessa a un finanziamento di 1 milione e 344mila euro da parte dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo

Parma e Burundi uniti nel progetto “Maison Parma, il valore del territorio”

Parma e Burundi uniti nel progetto “Maison Parma, il valore del territorio”

Parma, 18 maggio 2021 – Si rafforza il legame tra Parma e Burundi grazie al progetto “Maison Parma, il valore del territorio: la filiera del pomodoro e lo sviluppo sostenibile”, presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal sindaco della città ducale Federico Pizzarotti e dall’assessora alla Cooperazione Internazionale Nicoletta Paci.

Il progetto, che inizierà ufficialmente entro la metà di giugno, è stato ammesso a un finanziamento di 1 milione e 344mila euro da parte dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) dopo la partecipazione del Comune a un bando sulla “Promozione dei Partenariati Territoriali e implementazione territoriale dell’Agenda 2030”.

La collaborazione tra Parma e Burundi nasce nel 2004 con il contributo dell’associazione Parmaalimenta; a Bujumbura, infatti, è nato il Centro agroalimentare “Maison Parma”, che opera a sostegno dello sviluppo economico degli agricoltori burundesi. 

Partner e finalità del progetto 

L’obiettivo del progetto “Maison Parma, il valore del territorio: la filiera del pomodoro e lo sviluppo sostenibile” è dar vita al Consorzio del Pomodoro in Burundi come modello di sviluppo sostenibile valorizzando da un lato il territorio di Bujumbura e dall’altro condividendo le competenze di Parma sulla filiera agroalimentare.

Previsti anche percorsi di formazione - rivolti a soggetti istituzionali, tecnici del Ministero dell’Agricoltura Burundese e giovani vulnerabili - sulla sicurezza alimentare, trasformazione di prodotti derivanti dalla filiera del pomodoro, utilizzo di nuove tecnologie e macchinari, marketing e commercializzazione. Al termine della formazione, seguiranno poi attività di stage in aziende e accompagnamento per l’avvio di micro attività imprenditoriali. 

La rete di partenariato è costituita da enti territoriali, università, istituti di ricerca, associazioni di categoria, aziende e soggetti della società civile italiani e burundesi; nel corso della prima missione in Burundi, nel 2019, è stata posata insieme alle autorità locali la “prima pietra” del Consorzio del Pomodoro, progetto che vedrà la piena realizzazione nei prossimi anni.