Parma, appello del sindaco: “Donate il sangue prima di andare in vacanza”

Il sindaco Federico Pizzarotti e gli assessori donano il sangue prima della pausa estiva. I politici si sono recati all’ospedale Maggiore per “dare l’esempio”.

Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti dona il sangue

Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti dona il sangue

Parma, 8 agosto 2021 - Insieme agli assessori Cristiano Casa e Ines Seletti , il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti si è recato a donare al centro trasfusionale dell' Ospedale Maggiore di Parma. “Abbiamo risposto all'appello di Avis e Fidas che hanno segnalato carenza di sangue. Nel periodo estivo c'è necessità di donazioni, e maggior ragione in questo momento di ripartenza di operazioni e altre attività mediche che necessitano di trasfusioni”, spiega il primo cittadino. Non è per "farsi vedere", ma per "dare l'esempio", sottolinea Pizzarotti. E aggiunge: “Prima, e oltre, al fare appelli serve unirsi concretamente ai migliaia di donatori che ogni anno donano sangue e plasma nella nostra città, da sempre in prima linea su queste iniziative. Donate prima di andare in vacanza, è un gesto di grande altruismo, che può salvare vite umane”.

L’appello per il periodo estivo della Croce Rossa Italiana

Sono circa 400 le sacche di sangue e plasma mancanti ogni giorno e questo mette a rischio fino a quasi 2000 pazienti. Con l'estate arriva infatti "l'emergenza sangue", visto che la partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i consueti flussi di raccolta. Si tratta di un periodo nel quale anche le Regioni più virtuose riscontrano delle difficoltà. Il Covid, poi, ha reso il problema ancora più grave. Secondo i dati pubblicati dal Centro Nazionale Sangue, nell'ultimo anno le donazioni sono diminuite in media del 10% su tutto il territorio nazionale per effetto del virus e della conseguente paura del contagio. "Questi dati, soprattutto con l'emergenza sanitaria in atto, non possono essere ignorati. Dobbiamo rivoluzionale il punto di vista e iniziare a pensare a una vera e propria cultura della donazione del sangue e del plasma - sottolinea il presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca - che deve essere sostenibile e continuativa nel tempo. Perché non dovremmo trovarci mai in una situazione di carenza. Questo può avvenire soltanto attraverso un'attenta e rigorosa programmazione delle donazioni. Il Covid-19 ci ha ricordato l'importanza del bene comune anche e soprattutto per il bene del singolo. E' necessario disporre di un adeguato numero di donatori periodici, coscienti del valore del loro gesto, sui quali poter contare tutto l'anno, festività e vacanze comprese".