Welfare Barilla, 12 settimane di congedo retribuito per ogni genitore. “Più tempo con i figli e un ritorno sereno al lavoro”

Dal 1° gennaio 2024, il gruppo parmense garantirà tre mesi di assenza dal lavoro pagato al 100% a 8.700 dipendenti nel mondo. Ecco cosa succederà in Italia. Nel 2020, l’abbattimento del divario retributivo di genere

Il congedo riguarderà i genitori di qualsiasi genere e orientamento sessuale

Il congedo riguarderà i genitori di qualsiasi genere e orientamento sessuale

Parma, 10 ottobre 2023 – Dodici settimane di congedo retribuito per ogni mamma e papà del gruppo. È l’iniziativa di welfare lanciata da Barilla, l’azienda parmense che estenderà la policy di congedo nei suoi stabilimenti sparsi in tutto il mondo. Dal 1° gennaio 2024, saranno garantite a ciascun genitore 12 settimane di congedo parentale, retribuito al 100%.

“Vogliamo garantire ai nostri dipendenti il tempo necessario per stare al fianco dei propri figli, ma anche un benessere tale da permettere un ritorno al lavoro sereno”, spiega Maurizio Cannavacciuolo, manager del gruppo Barilla.

Chi potrà beneficiare del congedo

L’iniziativa punta a valorizzare il ruolo di genitore – indipendentemente dal genere, dall'orientamento sessuale e che si sia sposati oppure no – tra gli oltre 8.700 dipendenti nel mondo. E, nel caso in cui gli standard legislativi locali siano più vantaggiosi, verranno applicate le normative del Paese.

Cosa succederà in Italia

In Italia, il congedo di maternità resterà quello attuale previsto dalla legislazione, mentre il congedo di paternità sarà esteso da 10 giorni a 12 settimane. “Siamo orgogliosi di annunciare questa nuova politica aziendale, che vuole valorizzare la genitorialità e ridurre uno dei fattori principali del gender gap nel lavoro, in linea con il nostro percorso nella Diversity, Equity & Inclusion”, afferma Floriana Notarangelo, manager Barilla.

Le altre iniziative 

Da anni Barilla punta a promuovere l'uguaglianza e il bilanciamento tra vita lavorativa e privata. Nel 2013, è stata una delle prime aziende in Italia a praticare lo smart working, modello di lavoro che si è esteso nel 2020. Nel 2017, è stata la prima azienda italiana ad aderire agli ‘Standards of Conduct for Business’ dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, volti a contrastare la discriminazione sul luogo di lavoro.

Il Gruppo da anni si impegna a garantire la parità di genere: il 38% degli executive e manager in Barilla nel mondo sono donne. E nel 2020 ha eliminato qualsiasi divario retributivo di genere a livello globale.