{{IMG_SX}}Pesaro, 10 febbraio 2008 - Un'idea geniale, che ha valicato ben presto i confini comunali, coinvolgendo un numero straordinario di persone. E’ venuta a Paolo Severi, giovane intraprendente barista pesarese, che nel 2006 ha realizzato 'ZeroRelativo' la prima community italiana di scambio e baratto completamente gratuita. Collegandosi al sito (www.zerorelativo.it) è possibile mettersi in contatto con chiunque voglia scambiare oggetti di cui vuole liberarsi: un frigo per una bici, e perfino un libro per 5 paia di mutande nuove. La 'rivoluzione' è che Zero Relativo è gratis, non fa guadagnare denaro né all’autore né agli utenti, se non l’oggetto di scambio. Così, se si ha un mobile o una bici che non si utilizza più, lo si può inserire nella pagina degli annunci e barattarlo. Il regolamento è rigido: non si accettano inserzioni con prezzi.

Fino ad oggi il sito ha avuto 80.000 contatti con 1100 iscritti provenienti da tutta Italia e una media di 3 iscritti al giorno, che hanno inserito circa 2000 annunci di scambio. "Il sito – racconta Paolo Severi – si propone di ridare stima agli oggetti inutilizzati. Vuole “allenare” ad un consumo critico e “sdoganare” una forma di commercio che può essere concretamente applicata alla vita quotidiana". Come’è nata l'idea? "Ha preso forma da una serie di eventi: l’interesse per il web, uno scambio avvenuto e l’utopia di trattative dove il denaro fosse marginale. La molla è scattata dopo un divano venduto on line a 1 euro. Aveva un valore irrisorio, era "fuori moda" ma in buono stato, e piuttosto che buttarlo l’avrei scambiato anche con un libro. In quel sito non era previsto, ed ecco che ho deciso di farlo io. Internet, per la sua facilità d’interazione e contatto con milioni di persone, è l’unico mezzo dove lo scambio può avvenire con rapidità. Il limite del baratto è la piccola comunità di riferimento, in rete questo può essere facilmente superato".

 

Questo sito Internet ha suscitato una grande curiosità, ne hanno parlato tanti periodici e media nazionali. "ZeroRelativo non ha confini. I soli limiti sono dettati dai mezzi tecnici utilizzati per la realizzazione del portale. Per questo un maggiore supporto di enti, privati e webmaster è fondamentale. Ne hanno parlato giornali a tematica ambientale e no profit, come Vita, Carta e La Nuova Ecologia ma anche quelli più generalisti come Glamour, Gioia, Jack e Vera. A dicembre è arrivata anche la Rai, con un servizio all'interno del programma "Pixel - Tecnologia Sostenibile", definendoci "Il paradiso dello scambio e del baratto". Poi Radio Rai 3 e la radio online di Microsoft. C'è qualcuno che ha cercato di barare e di sfruttare l'idea? «Finora non è mai accaduto proprio perchè ZeroRelativo non fa business, ma offre un servizio ad elevato valore aggiunto e educativo (tutto si riutilizza, tutto si scambia, niente si butta). Naturalmente devo ringraziare del successo molti amici tra cui Valeria, Massimiliano, Luigi e Lorenzo, per la loro collaborazione e il loro supporto.