{{IMG_SX}}Pesaro, 19 giuigno 2008 - La forza della vita è una manina che stringe forte la sua palettina verde da spiaggia dopo che un camion da decine di quintali ti è passato sopra. ''La teneva forte, non l’ha lasciata un attimo, e piangeva'', dice Nicoletta Curpan, romena, attualmente cameriera al 'Dock’s' di viale Trieste, in Italia da oltre 10 anni, 30 anni compiuti ieri. E’ lei la ragazza romena che ha sollevato da terra per prima la piccola S., martedì mattina, nell’incidente in cui la madre Donatella Cardellini ha perso la vita. Nicoletta ha accettato di ripercorrere quei drammatici momenti.

 

Ecco il suo racconto. ''Stavo andando verso il centro di Pesaro con la mia Peugeot 206, erano le 10 circa. A un certo punto sulla destra ho visto quella mamma in bici che si fermava al semaforo. E’ scattato il verde. Il camion aveva messo la freccia per girare a destra, e ha iniziato a farlo. Io quindi mi sono spostata verso sinistra, lo stavo superando quando a un certo punto ho sentito delle urla forti. Non capivo cosa stesse accadendo, allora ho fermato l’auto, sono scesa. Nel mentre ho visto anche una ragazza che ha fermato il motorino. Pensavo che si fosse fatta male lei, ma poi ho sentito che urlava ‘Il bambino, il bambino!....’ Ho guardato in basso e ho visto una piccolina che strisciava per terra, sull’asfalto''.

 

''Era oltre le ruote del camion, non me lo dimenticherò mai questo particolare: e non so per quale miracolo sia riuscita a arrivare fin lì. Aveva ancora il seggiolino legato addosso, piangeva forte, chiamava la mamma. Ho cercato di tranquillizzarla, volevo darle dell’acqua. Poi le ho slegato il seggiolino. Lei continuava a piangere. L’ho guardata, aveva solo dei graffi alla fronte, ma mi pareva stesse bene. L’ho tenuta in braccio finchè sono arrivate altre persone, che sono riuscite subito a tranquillizzarla, credo che fossero dei parenti o dei vicini di casa, quando li ha visti lei ha smesso di piangere. La bambina aveva in mano la paletta e la stringeva. Non so dove sia andata l’altra ragazza che si era fermata col motorino. Un vigile mi ha detto di aspettare, io sono stata un po’ lì ferma, a guardare. No, non ho ancora sentito la famiglia della bambina. Credo che ora non sia il momento ma più in qua nel tempo, quella famiglia la cercherò...''. Quindi, la piccola si è salvata perchè è stata sbalzata dalla bici ed è passata sotto il camion.

 

Ieri si è svolta l’ispezione cadaverica sulla salma di Donatella. La procura comunque nominerà un perito che possa ricostruire con la maggior precisione le modalità della tragedia. Oggi, alla chiesa di Soria, ci sarà un rosario per Donatella. I funerali, salvo cambiamenti, dovrebbero essere domani, alle 10, sempre nella parrocchia di Soria, quartiere dove la sfortunata madre 44enne aveva diversi parenti.

 

Intanto una precisazione rispetto a quanto scritto ieri: purtroppo Rita Fabbrini, la 61enne residente in via Redipuglia che fu investita sempre all’incrocio di via Milano il 25 ottobre del 2007, non rimase solo ferita ma morì un mese dopo essere stata investita per complicanze legate proprio a quell’incidente. E il padre dell’altra vittima, Elena Esposto, riferisce che sua figlia, che perì nell’incidente del 2003, veniva da Nord, e non dal centro.