Trieste Vuelle, la disfatta di Pesaro

Solo dieci minuti in partita poi la Vuelle viene travolta dalla furia avversaria

McCree

McCree

Trieste, 10 marzo 2019 - Un disastro su tutti i fronti: tecnico, fisico e caratteriale. Come sta accadendo nelle ultime uscite, Pesaro parte bene, ma dura appena dieci minuti. Quelli in cui l’avversaria mette a fuoco la partita e la Vuelle viene lasciata giocare senza troppa pressione. Dopo di che, appena si alza il livello della difesa altrui, viene travolta da un Tir senza riuscire minimamente a contenere la furia avversaria. Molto sta nell’energia, nella voglia e nella cattiveria che gli uomini di Dalmasson spandono a piene mani sul parquet, mentre i biancorossi sono remissivi e morbidi. Il resto nell’intensità che una panchina come quella dell’Alma, come già Brescia, permette di mantenere costante.

Il 2° quarto è un massacro in piena regola: se nei primi 10’ Trieste aveva segnato 16 punti, nei secondi 10’ ne mette a segno addirittura 30, con un parziale di 17-0 che spacca in due la partita. La crisi nasce nuovamente da una tripla subìta sulla sirena: la squadra di Boniciolli, che aveva guadagnato 8 punti di vantaggio (13-21) con un Blackmon particolarmente vivace, becca la bomba perché Monaldi rimane dietro il blocco. Un classico. Trieste si scuote, Pesaro si accascia. E non si rialza più, irrisa da alcune azioni di Fernandez e Dragic, devastanti.

La situazione è preoccupante: Lyons non è riuscito ancora a prendere in mano la squadra, la sua condizione fisica non è ottimale, non fa canestro e i giochi a due con cui cerca di coinvolgere i lunghi non sono quasi mai in sincronia coi compagni. Il dramma è che Artis, che forse si è sentito messo in discussione da quest’arrivo, ha perso di nuovo fiducia. Nelle difficoltà sono ricominciati gli uno contro uno senza testa di Blackmon e McCree che collezionano più che altro stoppate. Mockevicius, commessi presto tre falli, si è eclissato dalla partita: prima perché panchinato per preservarlo dal quarto, poi perché quando è tornato la gara era già agli archivi. Zanotti perde il quintetto e sembra già finito l’artificio inventato da Boniciolli per allungare le rotazioni.

Dire che Murray stato il migliore suona stonato: diciamo che aveva più voglia degli altri per essere stato escluso nella gara precedente a favore di Shaskov. L’effetto-Boniciolli, dal punto di vista della scossa, sembra esaurito: è servito almeno per vincere le partite con Torino e Pistoia, che potrebbero essere decisive per la salvezza. Ma adesso serve di più: l’impostazione e l’organizzazione di una squadra che non ha dna difensivo e tende a disunirsi in attacco nelle difficoltà. La luce in fondo al tunnel è ancora lontana.

Il tabellino 

Alma 105 Vuelle 68 ALMA TRIESTE: Coronica , Peric , Fernandez , Wright , Strautins , Cavaliero , Da Ros , Sanders , Knox , Dragic , Mosley , Cittadini . All. Dalmasson. VUELLE PESARO: Blackmon , McCree , Artis , Murray , Conti ne, Lyons , Mujakovic ne, Ancellotti , Alessandrini ne, Monaldi , Zanotti , Mockevicius . All. Boniciolli. Arbitri: Note - Parziali: 16-21, 46-29, 75-49. Tiri liberi: Alma /, Vuelle . Tiri da tre punti: Alma /, Vuelle . Usciti per falli:. Fallo antisportivo a Cavaliero. Spettatori: