Virtus Pesaro 82-76, la Vuelle c’è: Bologna vince soffrendo

Gara 1 playoff: gli ospiti restano attaccati ai bianconeri con un super Tyrique Jones e un Sanford ad alta precisione. E nel finale gli arbitri ci mettono del loro

La sfida di gara-1 tra Virtus Bologna e Pesaro (Ciamillo)

La sfida di gara-1 tra Virtus Bologna e Pesaro (Ciamillo)

Pesaro, 15 maggio 2022 - Vince la Virtus. Ma non stravince. Anzi, vince soffrendo. Quando gli attaccanti bolognesi mettono al sicuro il risultato a nemmeno un minuto dal termine, nelle prime file del Segafredo Arena, si festeggia. Pesaro esce da questa sfida ‘impossibile’ con la testa molto alta perché tutte le volte che la formazione bianconera ha provato a fuggire, la formazione di Banchi ha sempre ricucito gli strappi riportandosi ad una mattonella dalla squadra di Scariolo. E bisogna anche aggiungere, ma questa è una vecchia legge, che nel finale tiratissimo gli arbitri sono stati clementi con i difensori della Virtus, compreso un fallo abbastanza palese nei confronti di Lamb in entrata a partita non ancora decisa. Forse il risultato non sarebbe cambiato, comunque...

Vista la lunghezza della corazzata Virtus, Luca Banchi ha fatto ruotare lungo tutto l’arco del match tutti i suoi uomini per non disperdere le forze. Amen di partita anche per Demetrio e Camara. Comunque, oltre ad una partita imperiale di Jones sotto i tabelloni – anche contro i lunghi delle V nere ne ha portati a casa 12 –, nel conto c’è sicuramente la grande prestazione di Sanford che ha invertito il trend di un intero campionato in questi primo confronto dei quarti: 5 bombe su 6 tentativi. Sicuramente il migliore in campo per i biancorossi.

Una partenza quella della Carpegna Prosciutto non perfetta soprattutto nel tiro da fuori con Delfino non preciso, ma Pesaro sta attaccata alla corazzata di Sergio Scariolo, soprattutto grazie proprio alle prestazioni balistiche di Sanford – costante durante i due tempi – e nel secondo quarto di un Tambone che gioca, in questa gara-1 di playoff, una delle sue migliori partite di questa stagione, tenendo soprattutto conto dei giocatori che aveva davanti.

Comunque una formazione che non è entrata in campo tremolante e Luca Banchi, per cercare il massimo della pressione, ha mandato in campo anche Demetrio che fa anche un bel movimento nell’area virtussina ma è colpito da una specie di maledizione al tiro, perché sbaglia anche con i piedi ben fermi sul parquet. Sotto traccia, un po’ come Delfino che si salva comunque con le sue giocate di esperienza, anche Lamb che non riesce mai a mordere il canestro avversario.

Palasport comunque con molti spalti vuoti: evidentemente i tifosi bolognesi davano per scontata questa strisciata di playoff. Ma non è stato così.

SEGAFREDO BOLOGNA 82

CARPEGNA PROSCIUTTO 76

SEGAFREDO: Tessitori 7, Mannion 1, Belinelli 14, Pajola 2, Alibegovic 2, Kervey, Jaiteh 12, Shengelia 12, Hackett 4, Sampson 6, Weems 11, Cordinier 11. All. Scariolo

CARPEGNA PROSCIUTTO: Mejeris 2, Moretti 12, Tambone 11, Lamb 6, Camara, Zanotti 8, Sanford 21, Demetrio 1, Delfino 3, Jones 12. All. Banchi.

Arbitri: Lanzarini, Lo Guzzo e Perciavalle.

Parziali: 24-22, 45-36, 62-54.

Note – Tiri da 2: Bologna 23 su 37"; Pesaro 11 su 29. Tiri da 3: Bologna 9 su 20, Pesaro 14 su 30. Tiri liberi: Bologna 9 su 15, Pesaro 12 su 16. Rimbalzi: Bologna 33. Pesaro 32.