Vuelle, grande rimonta. Ma alla fine paga la stanchezza e perde

La formazione di Leka è risalita da un -23 giocandoloa tutta negli ultimi dieci minuti

Bertone in azione (Fotoprint)

Bertone in azione (Fotoprint)

Pesaro, 17 dicembre 2017 – Quei battititi di ciglia che costano caro. Quella mancanza di lucidità, nei momenti che contano, che pesano come un macigno e che ti fanno precipitare dal crinale che porta alla sconfitta: 78 a 83.

Questo un po’ quello che è capitato alla Vuelle contro Avellino, formazione potente, lunga e che gioca in Coppa.

Pesaro ha perso nel corso dell’ultimo quarto quando il pallone diventa pesante e quando l’ossigeno al cervello viene a mancare. Perché la formazione di Leka aveva compiuto un mezzo miracolo andando a recuperare 23 punti, scartato pesantissimo preso tutto nel primo quarto di gioca quando Avellino non sbagliava un colpo dalla lunga distanza.

Sembra una partita sepolta ed invece la formazione di casa, grazie forse ad un certo rilassamento di alcuni giocatori ospitati, ha iniziato piano piano a recuperare tutto lo svantaggio ripemettendosi in partita proprio nell’ultimo quarto andando per tre volte sul meno uno.

Ed è proprio a quel punto che tutto ha pesato tanto.

Prima Bertone, grande partita la sua, sbaglia due tiri dalla lunetta, quindi a 23 secondi dal termine, con Pesaro sotto i due punti, Moore invece di andare in penetrazione contro il lungo Leunen, tenta il tiro della vittoria e viene stoppato. Lì praticamente si ferma la grande rimonta di Pesaro. Rimanta iniziata grazie anche a Ceron che, imbeccato dal pubblico per un tiro pesante forzato, gioca un terzo tempo tutto di rabbia andando, ad ogni canestro, ad interloquire con i tifosi sugli spalti.

Comunque, grazie anche a lui la formazione di Leka ha recuperato il grande “buco” iniziale. Mogio come un cane bastonato l’allenatore Leka, alla fine, mentre sull’altro fronte Pino Sacripanti ha detto: «Avere ancora tanti amici a Pesaro è una cosa molto bella e quell’applauso iniziale mi ha fatto tanto piacere».

Squadra molto più forte fisicamente sprofonda, Avellino ha fatto sputare sangue prima a Moore, poi chiudendo tutti gli spiragli a Kuksiks nella parte finale del match. «Speravo di poter fare e far fare ai tifosi delle serene feste, purtroppo non ci siamo riusciti equesta vittoria per noi era importantissima».