Pesaro, Deutsche Metamorphosen al Rossini con due solisti d'eccezione

Gloria Campaner al pianoforte ed Andrea Castagna al violino in concerto venerdì per la rassegna Sinfonica 3.0

Gloria Camparer al pianoforte

Gloria Camparer al pianoforte

Pesaro, 14 febbraio 2019 – Deutsche Metamorphosen è il titolo del secondo appuntamento di Musica per Pesaro Unesco a cura dell’Orchestra Sinfonica Rossini (Teatro Rossini, venerdì 15 febbraio, ore 21.15). La rassegna Sinfonica 3.0 propone infatti il Concerto per violino, pianoforte e orchestra d’archi di Felix Mendelsshon - Bartholdy e “Metamorphosen” di Richard Strauss che verranno proposti per l’occasione dall’Orchestra Sinfonica Rossini con due talentuosi solisti, Gloria Campaner al pianoforte ed Andrea Castagna al violino. La giovane Campaner torna a lavorare con l’OSR dopo il successo del 2016 con il “Concerto per pianoforte e orchestra in la minore” di Schumann mentre per Castagna si tratta della prima collaborazione con la formazione pesarese.

Intelligenza vivace e aperta alle manifestazioni della bellezza nell'arte, Mendelssohn ha mostrato le proprie caratteristiche musicali sin dalle prime composizioni, alle quali appartiene il Concerto in re minore per pianoforte, violino e orchestra d'archi, elaborato nel 1823. Tali lavori, destinati ai concerti privati che si davano tutti i sabati nella ricca e accogliente casa berlinese dell'artista per dilettare i familiari e gli amici, rispecchiano più che altro la forma delle sonate per orchestra d'archi e testimoniano la pronta ed estroversa inventiva di un adolescente educato, oltre che a severi studi musicali, alla conoscenza approfondita della letteratura classica, delle lingue straniere e del disegno.

Nella seconda parte gli ascoltatori che hanno assistito al concerto di Capodanno avranno il piacere di ascoltare nuovamente Strauss in una veste diversa. Con l’esecuzione di Metamorphosen continua da parte della Rossini la proposta al pubblico di capolavori che suscitano grandi emozioni negli spettatori e nello stesso tempo sono un banco di prova per le migliori compagini orchestrali. Scritto a Garmisch nel 1945, “Metamorphosen” è stato composto da uno Strauss ultraottantenne che rinuncia alle possibilità foniche e timbriche della grande orchestra per piegare l’insolito organico al fine di ottenere un’estrema espressività e al tempo stesso una intima compostezza. Al di là dell’apparenza intimista, tuttavia, siamo di fronte ad una delle composizioni formalmente più ricercate del compositore tedesco. L’opera si configura come una continua rielaborazione – di qui le ‘metamorfosi’ del titolo - di due incisi tematici, il secondo dei quali è tratto dal tema della Marcia funebre dell’”Eroica” di Beethoven.

Biglietti da 5 a 15 euro in vendita alla biglietteria del Teatro Rossini.