Pesaro, inaugurata la mostra diffusa 'Rossini 150'

Tre le sedi per la mostra dedicata a Rossini nel 150° dell'anniversario della morte, in programma fino al 18 novembre

Mostra Rossini. Marco Salvarani, uno dei curatori

Mostra Rossini. Marco Salvarani, uno dei curatori

Pesaro, 13 luglio 2018 – Appena inaugurata, prosegue fino al 18 novembre la mostra diffusa “Rossini 150” (FOTO), allestita in occasione dell’ anniversario della morte di Rossini, nata dal comune impegno delle amministrazioni comunali di Pesaro, Fano e Urbino. Il biglietto unico (euro 12, ridotto euro 8) consentirà al pubblico e ai turisti di appropriarsi in maniera più approfondita del territorio, così ricco di bellezze artistiche, paesaggistiche e non solo. A Pesaro Palazzo Mosca, sede dei Musei Civici, ospita la sezione “Pesaro racconta Rossini”.

Per la prima volta sono esposti al pubblico documenti inediti della biblioteca del Conservatorio cittadino che fanno luce sul rapporto tra l’eredità del Pesarese e la sua città natale destinata ad ospitare per volontà testamentaria una scuola di musica, il futuro Liceo Rossini, i cui corsi ebbero inizio nel 1882. Una storia ultracentenaria che vanta direttori di altissimo livello – basti ricordare Pietro Mascagni e Riccardo Zandonai – che si avvalsero di illustri docenti conferendo alla vita didattica e artistica della scuola un prestigio tuttora tangibile. Sono presenti partiture manoscritte e a stampa, libretti d’opera, carteggi, dipinti e foto autografate di importanti personalità della musica - Verdi, Liszt, Rubinstein - benemerenze conferite a Rossini.

Il percorso più esplicitamente teatrale, interattivo e divulgativo, a cura di Emanuele Aldovrandi, consta di 12 tappe in cui personaggi legati a Rossini - la madre, la prima moglie, la celebre cantante spagnola Isabella Colbran – ma anche oggetti, come le famose parrucche, raccontano il Maestro da diversi punti di vista. Oltre alla preziosa collezione di dipinti Hercolani – Rossini, pervenuta al compositore nell’ultima fase della sua vita in cambio di un prestito alla nobile famiglia bolognese e collocata stabilmente nel palazzo, per l’occasione fanno bella mostra di sé otto pianoforti, compresa una spinetta da tavolo, dal Settecento ai nostri giorni, provenienti dal Museo del pianoforte storico e del Suono di Fabriano, curato dai fratelli Veneri, che saranno oggetto di visite speciali (i venerdì della mostra alle 21.30, previa prenotazione) offrendo la rara opportunità di ascoltare il suono originale di strumenti capaci di regalare emozioni inaudite, come quelli a marchio Pleyel, che Rossini prediligeva.

La mostra, in collaborazione con la Fondazione Rossini, è a cura di Concetta Assenza e Marco Salvarani, con segmenti iconografici di Sara Paoloni ed il coordinamento di Ludovico Bramanti, direttore del Conservatorio. “Rossini, il teatro, la musica” è il titolo della sezione fanese, curata dalla Fondazione Rossini e ospitata nella Sala Morganti della Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, che ha il suo punto di forza nell’episodio che vide Rossini esibirsi alla viola nella stagione di Carnevale del 1801, all’età di 9 anni, nel Teatro della Fortuna. E’ il pretesto per mettere in mostra, oltre ad un ritratto di Rossini, di proprietà della famiglia Pierpaoli di Fano, che ha un gemello alla Scala, reperti suggestivi come gli autografi provenienti dal Tempietto Rossiniano di Pesaro, sia epistolari che musicali, redatti questi ultimi con mano sicura e senza ripensamenti, cui si aggiungono la guida all’ascolto e proiezione di video che contribuiscono a far entrare lo spettatore nel magico universo rossiniano. Il segmento urbinate, nella Sala del Castellare del Palazzo Ducale, curato da Vittorio Sgarbi, riscopre Pelagio Palagi, pittore bolognese coetaneo di Rossini, che fu pittore di Stato dei Savoia contribuendo a far luce sul secolo rossiniano, tra neoclassicismo e romanticismo, movimento quest’ultimo che fu forse alla base del misterioso e definitivo ritiro dalle scene di Rossini nel 1827, quando era all’apice del successo.

All’inaugurazione della mostra, ideata dal Comitato promotore delle Celebrazioni Rossiniane, era folto il parterre dei politici con i sindaci delle tre città, Ricci, Seri e Gambini, il consigliere regionale Andrea Biancani, il critico e assessore Vittorio Sgarbi, i rappresentanti delle istituzioni che hanno curato la manifestazione organizzata da Sistema Museo. [Info: Pesaro, Palazzo Mosca 0721.387541, pesaro@sistemamuseo.it] di Maria Rita Tonti