Urbino, la scienza in mostra a Palazzo Ducale nel segno di Leonardo

Una esposizione per avvicinarsi alle radici della nostra cultura

Aufreiter con gli studenti dell’Itis e i docenti, Michela Piergiovanni e Andrea Primavera

Aufreiter con gli studenti dell’Itis e i docenti, Michela Piergiovanni e Andrea Primavera

Urbino, 9 aprile 2019 - Il palazzo Ducale mostra il peso delle scienze e degli scienziati che passarono o vissero a Urbino e segnarono la storia con le loro invenzioni: il percorso interattivo didattico dal titolo Nel segno di Leonardo, inaugurato ieri mattina con la presenza del direttore della Galleria Aufreiter, di docenti dell’Università di Urbino, del Gabinetto di Fisica, dell’Itis Mattei, offre cultura, nel senso che permette ai visitatori di vedere le macchine di Leonardo da Vinci ricostruite, ma anche altre invenzioni fino alle onde gravitazionali e, quel che è più importante, consente di capirle, di meravigliarsi, di accrescere le proprie conoscenze e non dimenticare quello che si è scoperto di nuovo.

«Questa è l’idea di cultura che avevo in mente», il commento del professor Laerte Sorini che con il professor Enrico Gamba ha dato inizio al progetto subito capito e sposato dal Palazzo Ducale. «Se si parte da Leonardo, dalle formelle disegnate da Francesco di Giorgio Martini che Leonardo studiò, poi il genio di Vinci scompare quasi dal percorso perché si arriva al pendolo di Foucault e poi alle onde gravitazionali, in un cammino di consapevolezza – ha proseguito Sorini –. Questo progetto è stato un modo per valorizzare i nostri scienziati, come Pacioli ed altri, di cui poco si sa».

Il connubio tra l’arte del Palazzo Ducale e la scienza, fisica e meccanica in primis, portata da Università, Gabinetto di Fisica e Itis, è davvero efficace perché il visitatore si trova a «poter fare materialmente qualcosa, a scoprire le macchine, a vedere gli esperimenti», ha aggiunto il direttore Aufreiter. Il percorso parte dalle soprallogge e arriva fino al Salone del Trono dove ci sono enormi pendoli, schermi, touchscreen: «ci sono 6 modellini di macchine di Leonardo, realizzate dall’architetto Andrea Neri, altri 64 sono al Collegio Raffaello dove prosegue il percorso, poi oggetti dello studiolo del Duca ricostruiti. Noi abbiamo accostato anche alcune indicazioni sulle onde gravitazionali – ha proseguito il professor Filippo Martelli, che fa parte del gruppo Ligo-Virgo – e abbiamo cercato di contribuire alla divulgazione di queste grandi scoperte». All’inizio del percorso c’è la possibilità di scaricare un’app che guida i visitatori, poi ci sono altre due applicazioni che consentono di vedere in 3D le macchine disegnate nelle formelle e il dipinto della Città Ideale acquistare i volumi: tutto questo succede grazie al lavoro di docenti e studenti dell’Itis Mattei, che ieri mattina, con la dirigente Silvia Gelardi, erano davvero tanti. «Noi abbiamo lavorato per un progetto scolastico Pon che poi si è sviluppato e che riguarda l’alternzana scuola lavoro – hanno aggiunto i docenti Michela Piergiovanni e Francesco Serafini –. I ragazzi, a turno, il mattino e il pomeriggio saranno presenti nel percorso per fare da guida ai visitatori». Per info, Servizi Educativi della Gelleria Nazionale delle Marche tel. 0722 327686 (dal martedì al venerdì dalle 8,30 alle 9,30 e dalle 12,30 alle 13,30), e-mail: gan-mar.didattica@beniculturali.it.