World organ day Pesaro 2019, super concerto alla chiesa del Nome di Dio

L'organista Maurizio Salerno farà vibrare il prezioso strumento seicentesco assieme al sassofonista Federico Mondelci

Il Festival World Organ Days alla chiesa del Nome di Dio

Il Festival World Organ Days alla chiesa del Nome di Dio

Pesaro, 30 maggio 2019 – Il prezioso organo seicentesco della chiesa del Nome di Dio sarà al centro del concerto dal titolo “Tra Antico e Moderno” nell’ambito della IX edizione del Festival World Organ Days (venerdì 31 maggio, ore 21). Nella splendida chiesa barocca di via Petrucci si terrà la serata - promossa dall’Associazione Ars Musica, presieduta da Giovanna Calapai Giordano - che avrà come protagonisti l’organista Maurizio Salerno ed il sassofonista Federico Mondelci. L’Associazione Ars Musica si occupa della valorizzazione e del restauro degli organi: quello presente nella chiesa del Nome di Dio è uno dei più antichi delle Marche essendo stato costruito da Antonio Pace nel 1631.

In programma pagine di Cavazzoni, la Sonata per trombetta sola di Buonaventura Viviani – proposta da organo e sassofono -, Toccate per organo di Storace, Frescobaldi e Froberger, il Concerto n. 3 in Re minore di Bach, le Variazioni di Bernardo Pasquini e in conclusione di serata il celebre Concerto in Re minore per oboe di Tomaso Albinoni in una versione per organo e sassofono. Il prezioso organo Pace risuonerà grazie alla perizia del Maestro Salerno, milanese, diplomato in organo e composizione organistica, clavicembalo e musica sacra che insieme al violinista Stefano Montanari ha fondato l’ensemble “L’Estravagante”.

Apprezzato continuista, si muove con maestria sui manuali di antichi strumenti ed ha collaborato con importanti orchestre europee, come l’Orchestra Mozart e quella della Svizzera Italiana. Docente al Conservatorio di Darfo - Boario Terme, è organista titolare della Basilica di Santa Maria della Passione a Milano. Il concerto consentirà anche di ammirare il talento poliedrico del sassofonista Federico Mondelci, docente al Conservatorio Rossini, impegnato e ricercato a livello internazionale per l’esecuzione di pagine storiche come di grande autori del Novecento.

Profondo è anche il suo interesse per la nuova musica tanto da collaborare con musicisti quali Philip Glass e Luciano Berio. Se può apparire azzardato il connubio tra organo e sassofono, tra antico e moderno, resta il fatto che l’organo a canne è uno strumento antichissimo e nello stesso tempo moderno, nato per accompagnare la liturgia ma ospitato, tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, nelle grandi sale da concerto. La serata, durante la quale proseguirà la raccolta fondi per il restauro dell’organo Callido (1826) della chiesa di San Giuseppe, sarà una ulteriore testimonianza del carattere non comune e di elevata qualità dei concerti proposti negli anni dal Festival World Organ Days. Ingresso gratuito previo ritiro biglietti al box accoglienza del Conservatorio Rossini fino ad esaurimento posti.