Le Conversazioni della WunderKammer in diretta dal Teatro Comunale di Cagli

Il 24 gennaio secondo appuntamento web della serie dedicato alle pagine composte dai musicisti del lager di Terezin

Il musicologo e scrittore Guido Barbieri

Il musicologo e scrittore Guido Barbieri

Cagli (Pesaro e Urbino), 23 gennaio 2021 – Secondo appuntamento con Le conversazioni della WunderKammer Orchestra, presieduta da Stefano Gottin. Domenica 24 gennaio alle 17 dal Salotto del teatro di Cagli, che collabora all’iniziativa, in diretta sulla pagina Facebook della WKO l’incontro, che intende celebrare le vittime dell’Olocausto, avrà come tema La corda rotta. Un violoncello nel ghetto di Terezin.

Sarà un racconto per parole e musica ideato e scritto dal drammaturgo e musicologo Guido Barbieri, con la partecipazione del soprano Valentina Coladonato, con Paolo Marzocchi al pianoforte e la voce recitante dello stesso Barbieri. Tra il 1941 e il 1944, Reinhard Heydrich, uno dei capi delle SS, trasformò la cittadina slovacca di Terezin in un ghetto modello, a scopo propagandistico, un lager con funzione di transito che accoglieva ebrei anziani e illustri, destinati allo sterminio. Qui si ritrovò buona parte dei più grandi artisti europei del momento che dettero vita ad una straordinaria produzione musicale e artistica, frutto di una potente e disperata esigenza creativa che si tradusse in concerti, mostre d’arte, spettacoli teatrali, pubblicazione di riviste.

Gli autori dei brani in programma, fatta eccezione per quello scritto dal pianista e compositore pesarese Paolo Marzocchi su una melodia preesistente, sono Ilse Weber, musicista e potessa cecoslovacca, autrice affermata di libri per bambini, Viktor Ulmann, austriaco, nato nel 1898 e decano del campo, compositore già noto e attivo a Praga prima dell’invasione nazista, ottimo pianista e direttore d’orchestra, e Gideon Klein, tra i più giovani, che aveva già avviato una carriera di compositore e pianista di alto livello. I brani sono stati tutti composti all’interno del campo di concentramento. Sei pezzi tenuti insieme da un racconto, un filo conduttore narrato da Barbieri, secondo l’autore, prende spunto da un piccolo episodio “di amore e sopravvivenza”. Le esistenze di questi internati finirono tragicamente come quelle dei 1390 artisti di Terezin che furono uccisi a Birkenau il 17 ottobre 1944. L’incontro verrà trasmesso in differita sul canale YouTube della WKO.

ma.ri.to.