Pesaro, per le celebrazioni rossiniane suonano Erica Piccotti e Leonardo Pierdidomenico

Al Teatro Rossini per la stagione dell'Ente Concerti omaggio a Rossini con l'esecuzione di Une larme

Erica Piccotti

Erica Piccotti

Pesaro, 19 febbraio 2020 – Nell’ambito della 60a stagione promossa da Ente Concerti e Comune di Pesaro e nell’ambito delle celebrazioni per il compleanno di Rossini, sabato 22 febbraio al Teatro Rossini (ore 21) saliranno sul palco Erica Piccotti (violoncello) e Leonardo Pierdidomenico (pianoforte) due giovani artisti che con i loro strumenti dialogheranno nel discorso serrato ed intenso della terza delle cinque sonate scritte per la stessa formazione da Beethoven al quale farà seguito l’ironia delicata e sentimentale de Une Larme pour une gotte de eau, brano con variazioni dai rossiniani Péchés de Vieillesse, composizioni di puro piacere che il Maestro scrisse durante il periodo del cosiddetto silenzio. Chiude il concerto la versione per violoncello della nota sonata per violino di Franck dai temi sognanti, eterei, romantici. Le vibranti suggestioni musicali sono evocate dalla sensibilità e dal virtuosismo dei due giovani interpreti. Erica Piccotti, nata a Roma nel 1999, ha alle spalle un diploma in violoncello a soli 14 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, un debutto concertistico a 13 anni in diretta Rai da Montecitorio con Mario Brunello e il conferimento dell’onorificenza di Alfiere della Repubblica Italiana da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “per gli eccezionali risultati in campo musicale in giovane età”.

Attualmente svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, sia come solista che in formazione cameristica. Tra gli impegni salienti nella stagione 2019/20 il debutto al Kronberg Academy Festival, al Schloss Elmau Festival con Mischa Maisky, Frans Helmerson e Daishin Kashimoto, alla IUC di Roma con il pianista Itamar Golan e al Teatro La Fenice di Venezia nella Sala Grande con il Triplo Concerto di Beethoven. Leonardo Pierdidomenico, vincitore del “Raymond E. Buck” Jury Discretionary Award è uno degli artisti più interessanti della sua generazione. Viene accolto dalla critica internazionale come “un pianista in cui la spiccata capacità tecnica e la cura del suono si sposano con immaginazione ed inesauribile, scrupolosa musicalità” capace di “catturare l’attenzione degli ascoltatori senza che essi se ne rendano conto”. Comincia a imporsi sul panorama internazionale durante lo storico “Concours Reine Élisabeth” nell’edizione 2016, dove la sua prova semifinale solistica verrà poi selezionata per far parte del disco con le migliori esecuzioni dei finalisti e pubblicata dall’etichetta Harmonia Mundi.