Friday for future, il 15 marzo gli studenti di Pesaro scioperano per il clima

Venerdì tre cortei delle superiori partiranno dal Campus, dall'Alberghiero e dall'Agrario. E convergeranno in piazza del Popolo

La studentessa svedese Greta Thunberg che ha dato origine al movimento

La studentessa svedese Greta Thunberg che ha dato origine al movimento

Pesaro, 13 marzo 2019 - Scendono in piazza per ottenere «giustizia climatica». Chiedono a gran voce un maggiore impegno per avere aria più pulita, meno plastica nei nostri mari, un ambiente vivibile. Insomma, vogliono avere un futuro. Non ci tengono a essere spazzati via dagli stravolgimenti climatici che già stanno già flagellando la Terra. Per questo venerdì prossimo anche a Pesaro gli studenti delle scuole superiori parteciperanno al primo grande sciopero mondiale per il clima. Organizzato dal movimento di ragazzi 'Fridays for future', prendono i passi dalla piccola studentessa svedese Greta Thunberg, che dallo scorso agosto ogni venerdì manifesta davanti al Parlamento.

La sua determinazione l’ha portata a parlare davanti ai potenti della Terra alla conferenza sui cambiamenti climatici dell’Onu e al Forum economico mondiale di Davos, dove non le ha mandate a dire. Da allora, alla piccola Greta si sono uniti centinaia di migliaia di studenti, ed è cresciuto un movimento che pretende una politica climatica più seria e attenta contro il riscaldamento globale. Da novembre, decine di migliaia di ragazzi scendono in piazza in molte città del mondo, toccando numeri impressionanti: fino a 50mila in Inghilterra e in Germania, 35mila a Bruxelles, 20mila in Svizzera. Ma i numeri stanno crescendo esponenzialmente anche in Italia.

A Pearo. Venerdì i ragazzi si sono organizzati autonomamente per fare tre grandi cortei, che convergeranno in piazza del Popolo, dove manifesteranno in modo pacifico e originale. «Ci saranno tre gruppi che partiranno separatamente dal Campus, dall’Alberghiero e dall’Agrario – spiega Emily Bailetti, del liceo Mamiani, che ha coordinato l’evento -, ognuno raggiungerà a piedi la piazza e lì, alle 11, manifesteremo insieme. E’ un’iniziativa apartitica, gli unici protagonisti saremo noi ragazzi, per questo non potranno parlare né politici, né rappresentanti delle associazioni, né potrenno essere portati simboli o stendardi. Sarà un evento pacifico che ci vedrà tutti uniti contro l’immobilismo della classe politica di fronte all’emergenza climatica e ambientale».

«Scioperiamo per fare in modo che l’ambiente diventi un punto focale nei temi di discussione – afferma Rosita Montagna, anche lei del comitato organizzativo – perché questo coinvolge ogni persona, indipendentemente dall’età. Noi studenti esigiamo che diventi una priorità. Una delle immagini del nostro sciopero è un passeggino pieno di immondizia come simbolo della non-curanza degli adulti di oggi per i giovani e per il futuro di domani». «Ci definiscono la generazione del "tutto e subito" – gli fa eco Leonardo Del Ferro - ma l’unica cosa che davvero vorremmo subito è una maggior attenzione verso l’ambiente e maggior informazione! Alla domanda: ma c’è davvero bisogno di saltare la scuola? La risposta è: a cosa ci serve l’educazione se non avremo un futuro?».

Secondo gli studenti è dunque arrivato il momento di affrontare i cambiamenti climatici come una vera crisi. Gli scienziati la definiscono «la più grande minaccia nella storia umana» e i ragazzi non accettano di piegarsi a una vita di danni e devastazioni.