Urbino tra le mete da vedere nel 2020 per il New York Times

Ecco la guida alla 'culla del Rinascimento': da Palazzo Ducale alla Casa Natale di Raffaello. Uno scrigno da scoprire

'La città ideale' di Raffaello

'La città ideale' di Raffaello

Urbino, 10 gennaio 2020 – La città di Urbino è una delle 52 mete al mondo da visitare nel 2020, secondo il New York Times. La città ducale, il cui centro storico è delimitato da mura perfettamente conservate ed è l'unico sito Unesco della Regione Marche, è riconosciuta come la “culla del Rinascimento”.

Anche per un visitatore inesperto e distratto, Urbino si mostra al primo sguardo come uno scrigno ricchissimo di gioielli: per cominciare, il Palazzo Ducale, dimora dei Montefeltro, signori di Urbino, che abitualmente offre i più bei dipinti del '400 e '500, dalla Muta di Raffaello alla Flagellazione e alla Madonna di Senigallia di Piero della Francesca, fino alla Città Ideale, al Miracolo dell’Ostia di Paolo Uccello, all’Ultima Cena e la Resurrezione di Tiziano. Il 2020 è l'anno delle celebrazioni dei 500 anni dalla morte Raffaello Sanzio e sono già partite tante iniziative: fino al 19 gennaio, a Palazzo Ducale, è visitabile la mostra “Raffaello e gli amici di Urbino” con numerosi capolavori; aperta fino al 13 aprile anche l'esposizione "Raphael Ware. I colori del Rinascimento" con 157 raffinati esemplari di maiolica italiana rinascimentale. In determinati periodi dell'anno, è consentita la visita al Torricino con vista mozzafiato sui paesaggi di Piero Della Francesca. Nelle Sale del Castellare, fino al 2 febbraio, è presente l'installazione artistica “Raffaello in una stanza”, di Elvis Spadoni, Andrew Rambler ed Emiliano Pascucci.

La visita a Urbino non può prescindere dalla Casa Natale di Raffaello, meta obbligata, come dice lo stesso New York Times, anche per i più importanti artisti nel Rinascimento, data anche la presenza della bottega di Giovanni Santi, padre di Raffaello. Poi ci sono gli Oratori di San Giovanni, con affreschi dei Salimbeni, e di San Giuseppe, con il Presepe del Brandani, dei veri gioielli situati a poca distanza l'uno dall'altro, in via Barocci.

Nella zona monumentale, vicino a Palazzo Ducale, c'è anche il Museo Diocesano Albani, con preziosi arredi ecclesiastici, dal XIII secolo ai giorni nostri. Urbino può essere visitata a piedi e solo così si possono scoprire piazze, vicoli, piole, torrioni, da cui si godono scorci suggestivi del centro storico e vedute sui paesaggi circostanti. Luogo privilegiato, in questo senso, è la Fortezza Albornoz, circondata dal Parco della Resistenza, dal quale si può ammirare uno dei più noti panorami della città, con la facciata dei Torricini di Palazzo Ducale.

Sono visitabili anche tanti palazzi che appartengono all'Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, che mostrano la storia e la prestigiosa tradizione scientifica e letteraria antiche e recenti. La vocazione di Urbino come luogo di studio e crescita (qui studiò anche il poeta Giovanni Pascoli) è nota a livello internazionale: in città ci sono prestigiose istituzioni artistiche, come la “Scuola del Libro”, l'Isia e l'Accademia di belle Arti, si fanno corsi di incisione, un festival dell'Acquerello, del Teatro Urbano, del Jazz, di Musica Antica, per cui arrivano in città appassionati da tutto il mondo. Difficile sintetizzare tutto quello che a Urbino si potrebbe fare e visitare. Il New York Times dice che , definizione sicuramente veritiera, ma molto, molto, molto riduttiva.