Pesaro, 4 agosto 2010 - Hanno detto di esser stati aggrediti per un bacio. Essendo degli omosessuali, l’hanno etichettato come un pestaggio causato della loro diversità sessuale. Ma i due giovani protagonisti, un fanese di 31 anni e un bresciano di 21 (che è ricorso ai sanitari con prognosi di 20 giorni), hanno raccontato questa loro avventura dandogli questo significato prima ad un avvocato e poi all’arcigay di Pesaro, ma non ai carabinieri intervenuti nell’immediatezza del fatto, che risale ad una settimana fa, avvenuto nella spiaggia libera a fianco del Macaco beach.

 

Secondo i due giovani, sarebbero stati aggrediti da una ragazza e da altri due giovani come presunta reazione di fronte ad uno scambio dei baci della coppia gay. La ragazza avrebbe lanciato il grido di guerra contro la coppia gay brandendo una bottiglia che ha poi rotto in testa al 21enne bresciano. L’amico non sarebbe stato toccato. Il bresciano è stato stato giudicato guaribile in venti giorni. Ma quando i carabinieri sono andati ad ascoltarlo, chiedendo spiegazioni e se intendesse presentare denuncia, il giovane ha offerto una ricostruzione dei fatti molto diversa dall’attuale.

 

Ha riferito di aver subìto l’aggressione per una specie di equivoco. Cioè la ragazza lo aveva accusato di 'manomorta', cioè di averla toccata volontariamente e il fidanzato di questa ha reagito con violenza contro di lui, senza toccare l’amico. A giustificazione con i carabinieri che non poteva esserci stata alcuna molestia nei confronti della ragazza, il 21enne rivelò di essere gay e quindi di non avere alcun interesse sessuale verso le donne. Di lì a poco, il giovane e il suo amico fanese sono poi usciti dall’ospedale ribadendo l’assoluta indifferenza ad una denuncia.

 

Ora invece, l’Arcigay scrive: "Due persone, F.C., 31 anni e K.R., 21 anni, sono stati brutalmente aggrediti e ingiuriati da una ragazza e due ragazzi mentre si scambiavano un bacio fuori dal Macaco club. Aizzati dalla ragazza che ha improvvisamente gridato: 'Questa checca di m... mi ha toccato la f.', rompendo una bottiglia con la quale ha colpito uno dei giovani, gli altri due ragazzi che stavano con lei hanno spintonato l’amico facendolo rovinare a terra e poi preso l’altro per il collo al fine di immobilizzarlo e quindi di colpirlo con pugni in testa dopo avero coperto di insulti. Sono stati prontamente allertati i soccorsi e le forze dell’ordine. Gli aggrediti - si legge - si sono rivolti a noi e sporgeranno querela contro ignoti assistiti dall’avvocatessa Maria Gabriella Caliandro del Foro di Fermo".

 

Per sollecitare la solidale collaborazione civica dei testimoni dell’evento, per illustrarne i particolari e le azioni che intenderanno seguire i ragazzi e l’Arcigay, domani conferenza stampa alla presenza del legale. Che dice: "Vorremmo trovare dei testimoni dell’aggressione per identificare gli aggressori".

 

"E’ stata una brutta esperienza, che ci ha rovinato l’estate. Adesso abbiamo paura di uscire di sera", ha spiegato ieri il 31enne fanese aggredito insieme al compagno gay, K. R., 21 anni, di Brescia. "Ci siamo conosciuti in chat - racconta il fanese - e abbiamo trascorso una settimana insieme". Il Comune di Pesaro con una nota scrive "che si condanna l’aggressione anche se non sono ben chiari i suoi contorni". Nulla di più vero.