Montecchio (Pesaro e Urbino), 29 maggio 2011 - Non chiamatelo hobby: nel 2010 la Macity publishing srl con sede a Montecchio, società editrice che pubblica un sito web di informazione tecnologica esclusivamente dedicato alla gamma di prodotti Apple (quelli dell'iPhone e dell'iPad tanto per intenderci) infatti ha fatturato 250mila euro. E con una media consolidata di un milione e 100mila visitatori mensili conferma da dieci anni di essere tra i migliori siti web italiani di informazione settoriale. Un traffico questo che secondo l'indagine statistica di aziende specializzate come Alexa, dà al sito www.macitynet.it, una visibilità che in Rete è paragonabile a fenomeni mediatici di tutto rispetto come 'Dagospia' per esempio e rappresenta quindi un tipico caso di impresa attiva nella cosiddetta New Economy.

Certo è che se chiedete a Settimio Perlini, contitolare di Macity insieme al giornalista Fabrizio Frattini di Novara, quale sia la sua professione questo ingegnere di 49 anni vi risponderà tutt'altro, poiché sono vent'anni che lavora nei cantieri di edilizia civile della Perlini Costruzioni, discendente dell'omonima famiglia di industriali del mattone, presenti sul mercato da 60 anni. Insomma, caso più unico che raro, Perlini è un progettista capace di operare contemporaneamente tanto nel tangibile mondo delle costruzioni quanto nel cyberspazio, imprenditore edile per buona parte della settimana e giornalista in cerca di scoop tecnologici nei weekend.

"In verità con l'età che avanza non riesco più a fare le due di notte - scherza Perlini- lascio che a scrivere gli articoli siano i collaboratori: ne abbiamo di preparatissimi, una decina in giro per l'Italia". Già la New Economy permette il telelavoro ... "In effetti con il mio socio in dieci anni di attività ci saremo incontrati personalmente sei volte: una è stata davanti al notaio per fondare Macity" commenta Perlini. Del resto gli stessi collaboratori che garantiscono a Macity quelle 35 notizie quotidiane scrivono da tutta Italia: da Milano come Antonio Dini, giornalista del Sole24 Ore o da Cosenza come Mauro Notariani, mentre la sede legale è sempre stata Montecchio, dove abita Perlini, che diMacity ha progettato e sviluppato il portale e i servizi.

Le entrate di Macity si basano sugli inserzionisti, che pesano il valore degli spazi grazie alla capacità di Macity di veicolare i messaggi ad un qualificato gruppo di lettori: "Non riusciremmo se non garantissimo qualità d'informazione - spiega Perlini - : i nostri investimenti consistono nell'inviare giornalisti in fiere, eventi e ambiti all'avanguardia. Per esempio per l'anteprima mondiale dell'Ipad abbiamo spedito un giornalista a New York che in tempo reale raccontava sul sito le prime impressioni".

Come investirete nel futuro?

"Ma, è difficile fare previsioni perché in Italia siamo molto indietro: è inutile elaborare contenuti video quando gli utenti non possono scaricare le informazioni ad una velocità spendibile".

Carenza di banda larga?

"Certo: quello che è stato fatto da New York, a Montecchio avrebbe impiegato un tempo dieci volte superiore, azzerando tutti i vantaggi dell'informazione digitale".

Ecco perché per Perlini Macity rimane una passione?

"Sì, è un'evasione che mi ha regalato non poche soddisfazioni".

Come per esempio conoscere il lato ipertecnologico di Paolo Cevoli: "Letteralmente uno smanettone" scherza Perlini che tramite il sito ha fatto assistenza al comico di Zelig, fino a diventarci amico oppure "aiutare a veicolare idee interessanti come 'Dento', l'applicativo per gestire uno studio dentistico ideato da un nostro lettore e messo gratuitamente a disposizione dei professionisti in Rete". Insomma, il denaro non è tutto.