Pesaro, 30 novembre 2011 - AVEVA 70 ANNI e una passione: la bicicletta. Così molto spesso saliva sulla sua «Scott» in carbonio da 4mila euro e si metteva a pedalare da Riccione verso Pesaro. Non aveva mai fretta Paolo Piccioni, pensionato riccionese, celibe, convivente con la madre di 96 anni. Ieri alle 14.30 aveva oltrepassato Case Badioli ma prima di salire verso le Siligate ha improvvisamente invaso la corsia opposta fino a cadere a terra sulla carreggiata. Fulminato da un infarto.

Quando sono arrivati i primi soccorritori, lo hanno visto a testa in su con gli occhi aperti. Eppure il suo cuore non batteva più. Ci sono alcuni automobilisti che hanno notato il ciclista che si stava muovendo verso sinistra e sono riusciti a frenare in tempo prima di andargli addosso. E’ certo che il 70enne non ha urtato dei mezzi né è caduto accidentalmente per poi morire. L’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo. Di dì a poco sono arrivati altri ciclisti, i quali hanno riconosciuto subito Piccioni perché era una figura nota nel mondo dei cicloamatori. I venti o trenta chilometri dalla Romagna a Pesaro li percorreva quasi tutti i giorni e dunque aveva una tempra molto forte malgrado avesse 70 anni. Da quanto si è appreso, era anche attento e scrupoloso nel fare controlli sanitari vista la sua abitudine a mettere sotto sforzo il cuore con dei percorsi ciclistici di una certa entità. Eppure non era emerso nulla che potesse far pensare a qualche difficoltà cardiaca o a disfunzioni circolatorie. Così anche ieri, col sole e con la temperatura non rigida, il 70enne si era messo in marcia verso Pesaro. Il tempo di arrivare a pochi chilometri da Pesaro ed è stata la fine. Sul posto, i vigili urbani e il 118.