Urbino, 11 gennaio 2012 - Messe nere, sette sataniche, o teppisti senza pietà umana? Queste le ipotesi a cui stanno lavorando i carabinieri di Urbino dopo la profanazione di un piccolo cimitero, quello della frazione di Torre San Tommaso (guarda le foto).

L'altra notte, qualcuno ha picconato una lapide gettandola a terra, per poi prelevare una cassetta-ossario e abbandonarla poco lontano. Questo hanno trovato i parenti di due defunti al loro arrivo, martedì pomeriggio, al piccolo cimitero di Torre San Tommaso Urbino. Un vandalo, forse due, verosimilmente armati di un piccone, sono entrati lunedì notte nelle uniche due cappelle private del cimitero per profanarle. Hanno forzato il cancelletto di ingresso, rimosso la lastra di marmo che copriva la tomba e l’ossario di una donna.

Dopodichè sono entrati in un’altra cappella, che si trova di fronte alla prima, senza riuscire a profanare la tomba ma danneggiandone parzialmente la lapide. Infine si sono allontanati, senza portare con sé nè oggetti di valore nè resti dei corpi. Secondo il custode, un caso analogo era capitato più di vent’anni fa, quando nello stesso cimitero furono portate via alcune cassettine dall’ossario, in seguito ritrovate molto lontano.

Difficile ipotizzare chi possano essere i responsabili. I familiari dei defunti le cui tombe sono state aperte hanno presentato denuncia contro ignoti. L’atto vandalico, secondo il capitano dei carabinieri, non sarebbe mirato nei confronti delle due famiglie: "Nulla lascia pensare ad un’azione diretta nei loro confronti né loro hanno indicato qualcuno che potesse aver fatto una cosa del genere". I responsabili potrebbero essere accusati di profanazione e violazione di sepolcri.