Pesaro, 8 marzo 2013 - Tante lacrime e commozione al sit-in di sensibilizzazione per Federico. Centinaia di persone si sono unite alla lotta di mamma Tiziana e babbo Vito per chiedere un dietrofront sul diniego del giudice di ricorrere alle cellule staminali prelevate dal babbo e trattate dai laboratori Stamina (col permesso invece di utilizzarne di altri laboratori, "più costose e meno efficaci" per i genitori) per curare il loro piccolo di 26 mesi affetto da morbo di Krabbe.


Nessuno dei presenti ce l’ha fatta a trattenere le lacrime quando è comparso davanti al Tribunale di Pesaro poco dopo mezzogiorno proprio il piccolo protagonista di questa triste vicenda giudiziaria, avvolto da un piumino bianco e dall’abbraccio forte e coraggioso del padre (guarda le foto).


L’abbraccio reale di un singolo sostenuto però dalla presenza e dal caldo applauso di tanti altri genitori come lui (e non) accorsi lì da tutta la provincia, ma soprattuto da Fano dove la famiglia risiede nella frazione di Cuccurano. Tantissimi gli striscioni, scritte nere su carta bianca e azzurra e un mare di palloncini colorati: "La sua vita è nelle vostre mani", "Salviamo Federico", "Aiutateci a curare Federico", "Date a Federico una speranza", "La Diocesi è con Federico, grazie!", "Decidete per la vita", "Non lasciate queste vite sospese".

E’ la legge sotto accusa, non chi l’amministra. Sono i poteri forti da combattere "e non solo per nostro figlio" hanno detto babbo e mamma.Tanti genitori e rappresentanti delle istituzioni a chiedere "Una speranza per Federico". Tra loro il vicesindaco di Fano Maria Antonia Cucuzza (accompagnata dal presidente del Consiglio Francesco Cavalieri e gli assessori Alberto Santorelli e Luca Serfilippi a testimonianza che tutta la città della fortuna è con Federico), l’assessore provinciale Seri e il neo eletto deputato Alessia Morani che si è impegnata a portare la questione in Parlamento.
 

Tiziana Petrelli