A Fano Fratelli d’Italia diventa il primo partito

Spodestata la Lega, che rispetto alle ultime Regionali perde 16 punti. Il Pd pensa a ricucire con i 5 Stelle. Azione sopra la media nazionale

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FANO

di Anna Marchetti

Fratelli d’Italia diventa il primo partito della città, il Pd Fano pensa a dialogare con M5S, mentre Azione alla sua prima prova raggiunge l’8%. Tra i rappresentanti del territorio entrano in parlamento Mirco Carloni (Lega) e Antonio Baldelli (Fd’I). Era circolata l’ipotesi di un ’ripescaggio’ dell’assessore regionale Stefano Aguzzi (il suo partito Forza Italia ha ottenuto il 7%), la cui sorte pareva legata a quella di Valentina Vezzali candidata anche in Trentino Alto Adige. Una possibilità che però nel corso delle ore sembra aver perso consistenza.

Tra chi ha conquistato la fiducia dell’elettorato c’è sicuramente Fratelli d’Italia, che a Fano come nel resto del Paese, ha ottenuto un successo clamoroso raggiungendo il 24,42% che lo incorona primo partito cittadino. "E’ stata premiata – commenta la coordinatrice Loretta Manocchi – la costanza e il lavoro di questi ultimi anni. Oltre un anno e mezzo fa abbiamo ricostituito il circolo di Fd’I Fano e abbiamo intrapreso un percorso di ricomposizione. Si vedono ora i risultati del buon lavoro svolto". Prossimo obiettivo le comunali del 2024.

Soddisfatto del risultato della Lega Fano (10,58% ben al di sopra del dato nazionale del 8%, seppure ben sotto il 16,14% delle politiche 2018) il segretario Alessandro Brandoni: "Siamo pronti per la sfida delle comunali". Al risultato leghista ha contribuito in maniera significativa l’importante campagna elettorale messa in piedi dal vicepresidente della giunta regionale, ora parlamentare, Mirco Carloni.

Limita i danni il Pd Fano ottenendo il 21,59% (al di sopra della percentuale nazionale del 19,06%, non lontano dal 22,13% delle politiche del 2018 e poco al di sotto del 23,70% delle regionali del 2020). "Certo, avremmo auspicato di meglio – commenta il segretario Tommaso Della Dora – ma il dato fanese è al di sopra di quello nazionale e di quello regionale (20%): ci dispiace la non elezione nei collegi uninominali di Giordano Masini e di Marco Bentivogli".

A chi fa notare che il risultato è comunque più basso di quello pesarese (25,46%), da Fano replicano: "Il Pd Pesaro, che esprime il sindaco Matteo Ricci (possibile candidato alla segretaria nazionale del partito ndr), precede Fratelli d’Italia (25,04%) di appena 207 voti". Anche il Pd Fano guarda al 2024 per costruire "una alleanza ampia e solida, aggregando le forze politiche popolari e progressiste su un progetto di città condiviso".

Insomma per il Pd è il momento "di ricucire con M5S", ma da parte dei grillini non sembra esserci altrettanta disponibilità. "Il Pd – dichiara la consigliera regionale Marta Ruggeri – è il maggiore responsabile della vittoria delle destre, mi auguro che Letta riconosca gli errori commessi e faccia un passo indietro". M5S Fano riconosce a Conte il merito della loro rimonta: dal 35,71% delle politiche del 2018 erano passati 9,74% delle regionali e oggi risalgono al 13,09. Con la percentuale dell’8%, Azione supera il dato nazionale e guarda al futuro: "Siamo per un progetto riformista e liberale – afferma il consigliere regionale Stefano Marchegiani – vincolato ad un programma che si realizzi realmente".