ADRIANO BIAGIOLI
Cronaca

A Fossombrone sport e legalità. Ecco come il gioco del calcio aiuta ad abbattare le barriere

Il campo sportivo del carcere è diventato un laboratorio di cittadinanza attiva.

Il campo sportivo del carcere è diventato un laboratorio di cittadinanza attiva.

Il campo sportivo del carcere è diventato un laboratorio di cittadinanza attiva.

Sport e Legalità: quando il calcio abbatte le barriere. Il 20 maggio scorso, in occasione del Giorno della Legalità, le mura della Casa di Reclusione di Fossombrone hanno ospitato un evento che andava al di là della semplice manifestazione sportiva. Il campo sintetico interno della struttura penitenziaria si è trasformato in un laboratorio di cittadinanza attiva, in cui studenti e detenuti si sono confrontati in un mini torneo di calcio a 5 che ha saputo mettere insieme sport, educazione e valori civici.

L’iniziativa, intitolata “Sport e Legalità“ e curata dal professor Eraldo Mazza (foto), ha coinvolto gli studenti dell’indirizzo tecnico-economico delle classi 2AT, 3SIA, 3RIM, 4SIA, 5RIM e 5SI. I ragazzi hanno potuto confrontarsi sul campo con alcuni detenuti che nella casa di reclusione frequentano un corso di istruzione tecnica per adulti. Erano presenti, tra gli altri, la direttrice della casa di reclusione Daniela Minelli, la comandante della polizia penitenziaria Loredana Napoli, la dirigente scolastica Alessandra Di Giuseppe. Accanto a loro, gli educatori Maurizio Proietti e Angela Rutigliano, i responsabili dell’area trattamentale e i docenti in servizio al carcere. L’obiettivo, s’è detto, andava oltre il risultato sportivo.

Si trattava di "promuovere la valorizzazione della corporeità e l’abbattimento delle tensioni indotte dalla detenzione, favorendo forme di aggregazione sociale e modelli relazionali positivi". Un approccio che vede nello sport non solo un’occasione di svago, ma uno strumento di reinserimento. Questo perché alcune delle abilità necessarie nello sport poi lo sono anche nella vita: il rispetto dei ruoli, la gestione dei tempi, le strategie di gioco, il lavoro in collaborazione. L’ambiente particolare in cui si è svolta la manifestazione ha conferito un peso tutto suo all’esperienza. Gli studenti venuti da fuori hanno potuto toccare con mano la realtà carceraria, confrontandosi coi limiti fisici di una tale condizione, ma scoprendo anche quanto facilmente possano venire meno i pregiudizi.

L’iniziativa si inserisce nel solco del Giorno della Legalità, ricorrenza che invita alla riflessione sulle vittime della mafia e sull’importanza della lotta alla criminalità organizzata. Perché l’educazione civica non può limitarsi alle aule scolastiche, ma può trovare terreno fertile anche e soprattutto fuori. nei luoghi più impensabili. L’esperienza di Fossombrone si inserisce nel solco del dettato costituzionale (articolo 27): il recupero come indirizzo etico, ma anche come convenienza sociale. È più utile alla collettività un condannato che sconta la pena e si reinserisce attivamente nella vita di fuori o un condannato che torna a delinquere?

a. b.