"Abbattere il lupo? Favore ai cacciatori"

Nota del gruppo di Urbino: "Si tornerebbe a vecchie logiche favorendo il business che già vediamo con i cinghiali"

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Sull’abbattimento dei lupi interviene il Movimento 5 Stelle di Urbino: "Nel comunicato del Consigliere Rossi riguardo la proposta di abbattimento del lupo si parla di lobby del lupo che in realtà non esiste. Quali sarebbero i gruppi economici che avrebbero da guadagnare attorno all’esistenza del lupo? Faccia nomi e cognomi il Consigliere. Il fatto è che il lupo è solo il capo espiatorio per indurre i cittadini a cambiare modo di porsi con la natura, sterilizzando la già scarsa coscienza ambientalista, insomma un passo indietro di 30 anni alla generazione degli anni 60-70 che di fatto ha contribuito alla quasi estinzione di questo predatore e a gettare le basi per un degrado ambientale che oggi paghiamo a caro prezzo. Si richiama lo spauracchio dell’attacco all’uomo, magari a un bambino, cosa chiaramente quasi impossibile visto che negli ultimi 100 anni non si è mai registrato un attacco del lupo all’uomo. A differenza dei tanti attacchi che l’uomo subisce ogni anno dai più casalinghi cani da compagnia, ad esempio. Tornando alle lobby, proprio il consigliere Rossi prova ad accreditarsi presso quelle dei cacciatori (cosa che è pubblica e non nasconde), a cui vanno ricondotti forti interessi economici, in particolar modo quelli che stanno attorno alla gestione del cinghiale, il cui lupo guarda caso è il nemico naturale, e il mercato degli ungulati fatto in parte in nero che vale centinaia di migliaia di euro l’anno: il WWF ci ricorda che per ogni cinghiale abbattuto legalmente ce ne sono almeno due abbattuti illegalmente, che oltre ad un danno economico nei confronti degli allevatori onesti, rappresenta anche un problema sanitario. Concludiamo rivolgendoci direttamente al Consigliere regionale che, ricordiamo, fa parte della maggioranza: abbia il coraggio di portare in Consiglio un atto con il quale chiede l’abbattimento dei lupi, così si avrà modo di confrontarsi suoi risvolti legati al business attorno alla gestione dei cinghiali"