Aborto, 1450 pannolini come provocazione

Sono 1.450 i pannolini, tanti quante le interruzioni volontarie di gravidanza nel 2019 nelle Marche, lasciati l’altra sera davanti all’ingresso di Palazzo Leopardi del Consiglio regionale. L’iniziativa parte da un papà dopo un dialogo con il figlio di 8 anni, ed è stata condivisa dal Popolo della Famiglia per voce del coordinatore regionale Fabio Sebastianelli. Il carico di pannolini, spiegano i promotori, è stato lasciato in consegna alla consigliera del Pd Manuela Bora dopo la polemica con l’assessora Giorgia Latini (Lega) che si era espressa contro l’aborto e aveva manifestato l’intenzione di portare in giunta la questione per discuterne. Secondo i promotori è "una bonaria provocazione affinché tutti possano capire che non esiste libertà senza la responsabilità verso la propria e l’altrui vita. La richiesta è di farli pervenire a un Centro di aiuto alla vita affinché giungano alle mamme che ne hanno bisogno". Sebastianelli ha condiviso il post del papà che ha pensato l’iniziativa, un suo amico, che spiega: "Con la disarmante chiarezza tipica dei bambini, mio figlio, 8 anni, alla madre che gli stava spiegando il senso della polemica tra le due consigliere regionali Bora e Latini, qualche giorno fa, aveva obiettato: ‘Ma se le loro (delle madri che abortiscono volontariamente) mamme le avessero volute abortire, come ci sarebbero rimaste?’". Da qui "l’idea di dare concretezza al desiderio di mio figlio, insieme ad una amichetta, di far capire che al centro di tutto, di ogni discorso e di ogni azione, devono esserci i bambini".