Pesaro, accoltellato alla schiena durante una festa

E’ accaduto nel prato di una proprietà vicino al Poligono. Ferito un ragazzo di 21 anni aggredito da un campano nel corso di una rissa

Il cancello della proprietà di strada dei Condotti posta sotto sequestro

Il cancello della proprietà di strada dei Condotti posta sotto sequestro

Pesaro, 5 ottobre 2020 - Due fendenti alla schiena, sferrati con forza. Potevano ucciderlo, ma la lama del coltello si è fermata prima di toccare parti vitali così se la caverà in venti giorni. Un giovane moldavo di 21 anni, senza documenti regolari in Italia, domiciliato a Pesaro, è ricoverato da ieri notte in ospedale al San Salvatore dopo esser stato accoltellato durante una rissa da un coetano di origine campana. Questi sarebbe stato individuato dalla squadra mobile e rischia il carcere.

L’aggressione è avvenuta alle 3 di notte in un prato di strada dei Condotti, zona del Poligono di tiro di Pesaro, lontano dalle case. Un gruppo di moldavi e non solo avevano organizzato una festa in un prato portando musica e bottiglie. C’erano una trentina di persone. Ad un certo punto, arrivano in questo campo all’aperto alcune auto con una decine di persone. Non erano invitate e non hanno chiesto permesso di entrare. Così la situazione degera in fretta, passando dalle parole e dagli insulti ai coltelli. Un giovane, che sembra essere di origione napoletana ma residente in zona, estrae un coltello con una lama di circa 10 centimetri, e colpisce alla schiena il 21enne moldavo che più di altri non voleva far entrare il gruppo nella festa. Sangue, urla, gli autori dell’aggressione che scappano mentre qualcuno chiama il 118 e la polizia.

Che arriva sul posto in forze, sia con le volanti che con la squadra mobile. Intanto il responsabile dell’accoltellamento riesce a dileguarsi e incredibilmente lo stesso ferito non aiuta a fare passi in avanti per individuare il suo aggressore. Anzi, risponde ai medici che gli chiedono spiegazioni su quanto è successo, che è caduto su qualche pietra mentre si trovava ad una festa in un campo. Insomma, ha negato di esser stato accoltellato anche se gli esami radiologici dicevano il contrario. Il 21enne sa anche che rischia l’espulsione essendo in Italia senza documenti regolari, almeno per ora.

Ma per gli inquirenti, è tutt’altro che chiaro quanto accaduto. La scelta del giovane ferito di non collaborare affatto nell’inchiesta complica le cose e per forza di cose ci si deve affidare alla ricostruzione fatta da altri testimoni, i quali però al momento dell’arrivo della polizia era perlopiù fuggiti. Ne sono stati trovati pochi, e nessuno o quasi ha saputo indicare un nome o un dettaglio preciso che possa portare ad attribuire con precisione la responsabilità dell’accoltellamento. ro.da.