Pesaro, l'acqua del rubinetto è buona? Cosa dice il report di Marche Multiservizi

Il servizio che tocca 279 mila persone in tutta la provincia: Mmeglio l'acqua del rubinetto della minerale"

Acqua del rubinetto

Acqua del rubinetto

Pesaro 29 settembre 2022 - Marche Multiservizi ha presentato oggi un report sulla qualità dell’acqua che viene distribuita nelle case dei pesaresi e della provincia. Ad illustrare i dati il presidente della società Andrea Pierotti, l’amministratore delegato Mauro Tiviroli, Sara Marchetti responsabile del laboratorio della multiservizi e quindi Michelle Valeri addetta al bilancio sostenibili.

Nel complesso Marche Multiservizi serve 47 comuni per un totale di 279mila persone distribuendo in totale 33milioni di metri cubi di acqua. Sostanzialmente questo report per dire “che l’acqua che arriva nei rubinetti delle famiglie non ha nulla da invidiare a quella minerali. Con una sola differenza che l’acqua che viene distribuita costa 2 euro e 90 centesimi ogni mille litri, mentre l’acqua minerali costa 250 euro ogni mille litri“, ha detto l’amministratore delegato Mauro Tiviroli.

“Questo report – ha continuato il presidente Andrea Pierotti – è un ulteriore contributo a dare informazioni utili e un corretto dibattitto sull’acqua e visibilità ad un servizio molto spesso non adeguatamente valorizzato. Ritengo che il gestore abbia un preciso obbligo di focalizzare l’attenzione del territorio sul tema dell’approvvigionamento : non tutti sembra sappiano che, contrariamente da altre zone, la nostra fonte di approvvigionamento idrico è costituita è costituita prevalentemente da acque superficiali con importanti costi nei processi di potabilizzazione, tra l’altro in forte aumento per via del costo dell’energia, e vulnerabilità ai sempre più frequenti eventi siccitosi”.

E durante il periodo estivo molto secco e senza pioggia “noi abbiamo avuto una percentuale di rotture il 40 per cento in più rispetto alla normalità“, ha sottolineato Tiviroli. Sottolineato anche l’aspetto ecologico con l’eliminazione di 17 milioni di bottiglie di plastica in meno bevendo l’acqua del rubinetto, oltre un risparmio finanziario, perché è stato stimato che si spenderebbero 480 euro in meno a famiglia. Il nodo è quello degli investimenti "perché molti tratti della nostra rete di distribuzione hanno oltre 50 anni e devono essere rinnovati per evitare le perdite». Un incentivo ad aumentare i consumi per migliorare le economie di scala? “Il fine non è questo perché l’incidenza è irrisoria, ma avere 200 euro in più all’anno al fine di avere risorse al fine di migliorare il servizio".