Green Pass nella Marche, Acquaroli: inutili altri restrizioni per i no vax

Il governatore contro l’ipotesi di nuove regole restrittive. Il sottosegretario Costa: "Friuli, Veneto e Marche sono da attenzionare"

Francesco Acquaroli, presidente delle Marche, parla sul Green Pass

Francesco Acquaroli, presidente delle Marche, parla sul Green Pass

Pesaro, 19 novembre 2021 - Il presidente della Regione Francesco Acquaroli ritiene che non siano "utili" ulteriori restrizioni per i non vaccinati o un Green pass rinforzato: "Perché anche se il contagio ha ripreso a correre – dice – siamo in una fase diversa dallo scorso anno e nonostante il primo e il secondo Green pass, non stiamo vedendo un aumento sconvolgente delle vaccinazioni".

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Acquaroli lo ha detto a SkyTg24. "Ulteriori misure – ha affermato – rischierebbero di creare altre tensioni e divisioni tra chi è vaccinato e chi non lo è". E ancora: "Io credo che lo scontro sociale vada evitato. Dobbiamo parlare con la fascia di popolazione che ha deciso di non vaccinarsi e dobbiamo farlo anche cercando di convincerli. Crchiamo temi oggettivi, non rincorrendo uno scontro che in questo momento va evitato. Per me è vitale dialogare con tutti".

Acquaroli guarda avanti: "La cura anti-Covid? È la svolta fondamentale che cerchiamo. Un cura efficace ricondurrebbe il dibattito a maggiori certezze e a una efficacia delle cure domiciliari. Quindi se la cura sarà efficace potremo sicuramente guardare a una fase successiva con maggiore serenità rispetto a quella attuale che credo sia cresciuta rispetto al febbraio marzo 2020 quando, davanti alle ondate dei contagi, non avevamo altri strumenti che i ricoveri e le restrizioni. Oggi c’è uno spiraglio che la scienza ci dà, cerchiamo di utilizzarlo". Secondo Acquaroli "dovremmo anche dire che tra chi non è vaccinato c’è chi non lo è per scelta e chi non lo è perché non può vaccinarsi. Andremmo ad innescare un meccanismo pericolosissimo che in questo momento non credo sia utile. Con il Green pass non c’è stato l’aumento delle vaccinazioni che si poteva aspettare: a fine luglio il 70% dei marchigiani aveva ricevuto la prima dose, ora l’85%, ma tante di queste persone lo avrebbero fatto comunque. Invece di ulteriori restrizioni – ha concluso –, vedo troppa gente senza mascherina, troppa gente che sta abbassando la guardia. Prima di fare ulteriori restrizioni bisogna intervenire sul trasporto pubblico locale, efficientare il sistema di ventilazione meccanica che abbiamo adottato per le scuole, una serie di accortezze che non creino discriminazioni e che facciano sì che la pandemia la superiamo uniti".

Il dibattito sui mass media prosegue a Un Giorno da Pecora (Radio Rai1), il sottosegretario alla Salute Andrea Costa: "Regioni che rischiano il giallo dalla prossima settimana? No, dai dati al momento la situazione è sotto controllo, non ci dovrebbero esser cambiamenti. Ci sono alcune regioni, come il Friuli, il Veneto, le Marche vanno un po’ attenzionate". In ogni caso, "la zona gialla, a livello di restrizioni, ha solo l’uso della mascherina all’aperto".

Non poteva mancare Matteo Ricci, intervenuto durante il Festival delle città: "I sindaci riformisti sono per il rispetto delle regole e per il massimo rigore, dobbiamo mettere in sicurezza le nostre città per evitare nuove chiusure e nuovi lockdown. I richiami al vaccino sono fondamentali come le misure che possano evitare al virus di circolare liberamente".