ANDREA ANGELINI
Cronaca

Acquazzoni limitati. Pioggia solo sulla costa, l’entroterra a secco: ci salva ’San Burano’

Se a Pesaro domenica sono caduti 11 millimetri, poco o niente invece nell’interno. L’assessore Stefano Aguzzi: "Miglioramenti minimi, per questo manteniamo i prelievi dal pozzo a 300 litri al secondo".

Acquazzoni limitati. Pioggia solo sulla costa, l’entroterra a secco: ci salva ’San Burano’

Se a Pesaro domenica sono caduti 11 millimetri, poco o niente invece nell’interno. L’assessore Stefano Aguzzi: "Miglioramenti minimi, per questo manteniamo i prelievi dal pozzo a 300 litri al secondo".

Non sarà scientificamente provata ma in qualche ufficio è sicuramente in corso la danza della pioggia per cercare di dare una spallata alla siccità. Nonostante il fatto che l’apertura dei pozzi profondi di Sant’Anna e del Burano ha fatto sì che non ci siano state ripercussioni sulla distribuzione di acqua per uso potabile, gli effetti della siccità si fanno sicuramente sentire e qualche bell’acquazzone riuscirebbe a normalizzare la situazione. Se dopo Ferragosto ci si aspettava un weekend di piogge intense, infatti, da venerdì l’entroterra è stato solo sfiorato da sporadici episodi senza consistenza mentre le piogge più copiose sono cadute soltanto sulla costa, troppo "a valle" per ricaricare bacini e rimpolpare i fiumi. Per la cronaca, nella giornata di domenica, a Pesaro sono caduti 11.8 millimetri di pioggia, nell’entroterra, ad eempio a Cagli 0,6, mentre Sant’Angelo in Vado e Sassocorvaro 0 millimetri.

"Il meteo non ci sta dando una mano nel rimpinguare la risorsa idrica – commenta l’assessore regionale all’ambiente Stefano Aguzzi – ma noi siamo sul pezzo e monitoriamo costantemente la situazione per intervenire tempestivamente". Niente ferie insomma, ma anzi un comitato di Protezione Civile che si è riunito ieri e tornerà a vedersi giovedì: "L’entroterra ha avuto praticamente zero piogge - continua Aguzzi-, qualche speranza c’è per questa notte (tra lunedì e martedì). Intanto abbiamo aperto i pozzi profondi per tenerci a un livello di tutela, in modo che i bacini non vadano in allarme e non si corrano rischi. Se la riunione di ieri avesse evidenziato un miglioramento avremmo potuto ridurre l’apporto del Burano ma in questo momento c’è soltanto un miglioramento minimo, non tale da mettere in sicurezza apporto idrico nel medio periodo. Per questo abbiamo deciso, in attesa delle potenziali piogge, di mantenere i prelievi a 300 litri al secondo ma ci rivedremo giovedì giorni con l’obiettivo di ridurlo". Sulla questione è intervenuta anche Marta Ruggeri, capogruppo M5S in Consiglio Regionale: "Il centrodestra – scrive la consigliera regionale – prima ha cavalcato in campagna elettorale l’eccessivo ricorso alle acque strategiche del Pozzo del Burano poi, per la prima volta nella sua storia, lo si apre con i rubinetti al massimo, per un consumo di 300 litri al secondo. Peggio della gestione dell’amministrazione regionale precedente. Recentemente si sono aggiunte due nuove proposte: la Rete dei Laghi e un depuratore per sfruttare l’acqua dell’invaso della diga di Mercatale di Sassocorvaro, che andrebbe a servire i cittadini di Pesaro e comuni limitrofi. Sulla siccitrà ritengo auspicabile concentrare le poche risorse disponibili su una serie di interventi che, nel breve e medio periodo, possano mettere in sicurezza l’approvvigionamento idropotabile, scartando a priori progetti ambientalmente impattanti, con tempi troppo lunghi ed enormi investimenti, come la realizzazione di una nuova diga. Serve invece occuparsi della pulizia degli invasi esistenti, e semmai valutare seriamente il progetto denominato Rete dei Laghi".