Addio a Polidori, un’istituzione della musica

Morto lo storico titolare del negozio di viale Mosca, alla Baia, meta di innumerevoli band e generazioni di strumentisti fin dagli anni Settanta

di Claudio Salvi

Maurizio Polidori era per tutti un’istituzione. Non c’è stato un musicista che a Pesaro e provincia non sia passato dal suo negozio di strumenti di Baia Flaminia. Per tutti, amatori e professionisti, il suo punto vendita in viale Mosca (fino al ’96) era diventato una tappa obbligata nella scelta delle novità in campo musicale. Tra batterie, amplificatori, chitarre, pianoforti e tastiere, Polidori sapeva guidare tutti nella scelta dello strumento. I suoi esordi come batterista lo avevano fatto conoscere nell’ambito musicale, ma è stato solo quando il suo talento di musicista si è unito al suo innato spirito imprenditoriale, che il nome di Maurizio Polidori è diventato famoso in tutta Italia. E’ morto sabato scorso, aveva 79 anni.

Già perché nei primi anni ’70 il negozio di Baia Flaminia (prima in via Belgrado, poi in via Mosca) sotto i palazzoni era diventato la meta preferita di numerose band (allora si chiamavano complessi) provenienti da ogni regione, persino dalla Sicilia. L’ampia superficie del suo punto vendita e le tante novità nel campo dell’elettroacustica musicale ne facevano un luogo "sacro" per appassionati e professionisti. La simpatia, la competenza, il fiuto commerciale ed i successi nelle vendite lo avevano spinto ad un certo punto ad aprire con i fratelli la mitica Trep, la fabbrica di impianti audio, mixer e amplificatori a Cattabrighe. Un’avventura durata diversi anni che diede anche discreti successi commerciali e che portò il marchio Trep sul palco di molti gruppi; alcuni anche famosi. Parallelamente Maurizio Polidori oltre alla vendita portava avanti anche l’attività di noleggio e "service" audio e luci. Poi già dai primi anni Settanta un’altra intuizione: l’alta fedeltà. Fu tra i pionieri nella vendita di costosi impianti stereo per appassionati audiofili e non. Sì, perché nel suo negozio non arrivavano solo squattrinati musicisti ma dal vicino circolo anche facoltosi mobilieri che in quel periodo un periodo d’oro e che volevano l’impianto stereo alla moda; magari quello più costoso e potente da mettere in salotto per stupire gli ospiti. Il negozio di viale Mosca era diventato irrinunciabile luogo di confronto. Tante storie e personaggi si sono incrociate in quelle stanze insonorizzate alla buona dove si testavano a tutto volume casse e strumenti. Tanti successi poi un mercato altalenante e l’avvento delle prime vendite online avevano finito per stancare il vulcanico Polidori che a sorpresa lasciò l’attività agli inizi del Duemila per dedicarsi a quella delle vendite immobiliari.

Ma ancora oggi, grazie al suo storico ex socio Maurizio Del Signore e all’arrivo di nuove leve, il negozio di strumenti musicali (ora Music Store), prosegue con successo la sua attività. Da qualche mese nella nuova sede in via Furiassi alla Torraccia. Con la morte di Maurizio Polidori, insieme a quella recente e tragica di tanti suoi amici e clienti come Raniero Cecchini, Gege Giordani, Sergio Guerra, Vittorio Gennari se ne va anche una pagina indimenticabile della storia musicale pesarese. Oggi la messa ed il funerale alle 15,30 nella chiesa di Soria.