
Si è spento ieri a 89 anni. E’ stato uno dei più autorevoli esponenti della cultura pesarese. Grafico e pittore, fu anche editore di libri. Grazia Calegari: "Una figura importante".
Si è spento ieri nella sua abitazione di via Lincoln a Montegranaro Piergiorgio Spallacci. Aveva 89 anni e da molti anni stava male. Se n’è andato uno dei maggiori esponenti della cultura cittadina degli anni Ottanta e Novanta attraverso la sua opera come grafico e come pittore ed anche come editore di libri legati all’arte. Due sue opere, una riguardante Arnaldo Pomodoro ed un’altra dedicata a Walter Valentini, pergolese come lui, sono nella collezione del Moma di New York. I funerali di questo artista a 360 gradi si svolgeranno lunedì alle 15 nella chiesa di Loreto. Piergiorgio Spallacci lascia due figli, Lucia e Paolo. La moglie Pia l’ha persa, per una grave malattia, nel 1988.
"Una figura importante del panorama artistico di questa provincia – ricorda la storica dell’arte Grazia Calegari – perché è stato un uomo di grande eleganza di tratto e di grande gusto del colore. E secondo me va ricordato non solo come editore d’arte, ma soprattutto come artista". Nato a Pergola, Spallacci frequenta la scuola del Libro di Urbino e come insegnante ha Leonardo Castellani. Finito il percorso scolastico scende subito a Pesaro dove apre una tipografia di grafica d’arte e quindi una seconda in via Diaz, proprio alle spalle della sede della Provincia: la galleria "La pergola", che diventa un punto di riferimento per il mondo dell’arte attraverso esposizioni di opere di noti artisti non solo locali, ma anche perché edita libri con opere grafiche accompagnate anche da scritti di primo piano della cultura nazionale come Paolo Volponi o le poesie di Salvatore Quasimodo oppure di Dino Garrone e tanti altri. Una autorità, nel suo campo e nell’ambito di Arte Fiera a Bologna era, nel suo campo, uno dei più conosciuti del panorama nazionale. Una esperienza nata, la galleria "La pergola", nel 1967 e terminata nel 1995.
Piergiorgio Spallacci è stato anche un insegnante perché per tanti anni è stato maestro per generazioni di allievi dell’istituto d’arte Mengaroni. Non solo un personaggio legato al mondo della cultura perché era spesso presente, come socio del Lions Club, anche a manifestazioni non solo culturali. Anche Anna Cerboni Baiardi ricorda la figura di Spallacci: "Un grande perché ha fatto cose molto belle, un gigante nell’ambito dell’arte grafica. Una perdita per la cultura".
Il figlio Paolo, geologo, lo ricorda con queste parole: "Ormai da diversi anni era allettato ed ha finito di soffrire. Una sofferenza, sia per me che per mia sorella Lucia, vederlo in quello stato. Come padre è stato sempre vicino, un padre molto premuroso. Un finale di vita fatto di sofferenza, ma in compenso finché è stato bene ha fatto una bella e ricca vita".
m. g.