"Addio ospedale? Andiamo in Romagna"

Sassocorvaro, il Comitato: "Il Pat non è un pronto soccorso. In tanti spingono per abbandonare le Marche"

"Addio ospedale? Andiamo in Romagna"

"Addio ospedale? Andiamo in Romagna"

"La chiusura totale dell’Ospedale Lanciarini di Sassocorvaro ha reso pericoloso abitare nel Montefeltro", a dirlo il presidente del Comitato Por Ospedale Tiziano Cigni assieme agli altri componenti.

"Dal 2003 contestiamo tutti i piani sanitari che si sono susseguiti. Abbiamo sempre e comunque sostenuto con un impegno costante e battente la necessità di una riapertura di quell’Ospedale pubblico di riferimento che era il Lanciarini. Nel 2003 avevamo previsto la trasformazione in un cronicario e questo è avvenuto. Non diciamo che questi posti letto, di lungodegenza e cure intermedie, non siano necessari; sono gli tanti anziani cronici del Montefeltro che hanno necessità di trovare posto nel proprio territorio, ma la priorità è di un ospedale per acuti. E’ necessario che la gente capisca che l’ex Ospedale Lanciarini non è più un ospedale per acuti come Pesaro, Urbino o Fano e Pergola ma è un Ospedale di comunità. Con tutte queste sigle si è continuato nel tempo ad ingannare la gente che crede che a Sassocorvaro ci sia ancora l’Ospedale normale per acuti. Ma non è così e forse non lo sarà mai più. La comunicazione poi del sindaco Grossi che il Lanciarini era stato riaperto è un’altra frottola che induce i cittadini del Montefeltro a recarsi a Sassocorvaro e trovarsi di fronte a una realtà completamente diversa da quella che credono ci sia. E’ in Urbino il pronto soccorso di riferimento".

Dal Comitato sostengono che ci sia l’intenzione di alcuni abitanti dell’entroterra di andare in Emilia Romagna. "I cittadini si sono stancati di questa situazione e dopo il passaggio di Montecopiolo in Romagna ora serpeggia anche da noi la volontà di seguire quei nove Comuni. D’altronde non gli si può dar torto. Sono tanti i cittadini del Comune di Sassocorvaro Auditore che, confinanti con la Romagna, spingono ad iniziare la raccolta delle firme e a prendere contatti con la Regione Emilia Romagna. D’altronde quando non arriva mai una soluzione soddisfacente non rimane che seguire la strada di un cambiamento di provincia e regione. Pochi giorni fa è stato inaugurato il così detto Pat (Punto Assistenza Territoriale), altra sigla che continua ad ingannare i cittadini. Non è un pronto soccorso, non è un Ppi ma una specie di ambulatorio dove manca un laboratorio analisi e con una radiologia dove il medico è presente solo il venerdì. In caso di necessità scende il medico di Villa Montefeltro di turno che non dispone del ricettario, così che l’ammalato deve recarsi poi dal proprio medico di famiglia per farsi prescrivere i medicinali. Il Piano sanitario regionale è in fase di approvazione e la Regione Marche abbia un ripensamento sulla riapertura del Lanciarini che serviva la zona più disagiata della provincia di Pesaro e Urbino", concludono.

Francesco Pierucci