ELISABETTA ROSSI
Cronaca

Pesaro, un cuore grande così: "Abbiamo otto figli, ma vogliamo adottare la neonata rimasta sola"

Hanno letto la notizia della bimba che la mamma non ha riconosciuto. "Io e mio marito abbiamo avuto lo stesso pensiero: noi siamo pronti"

Pronti ad adottare la bimba abbandonata
Pronti ad adottare la bimba abbandonata

Pesaro, 16 settembre 2023 – Ha 41 anni, 8 figli, ed è pronta ad accoglierne un nono. Non è in dolce attesa, ma ha sentito quella stessa emozione quando ha letto sul nostro giornale la notizia della neonata partorita qualche settimana fa all’ospedale San Salvatore di Pesaro e abbandonata dalla mamma alle cure della struttura. E, presto o tardi, a quelle di un’eventuale nuova famiglia. Ma quella famiglia vorrebbe offrigliela proprio questa mamma, anzi, questa coppia di super genitori. Loro sono di Roma, vivono nella Capitale, ma da 15 anni vengono in vacanza a Pesaro. "È una città fantastica, a misura di famiglia". E se lo dicono loro, c’è da credergli. Sono arrivati prima con i due figli, che ora hanno 17 e 15 anni, poi, più o meno ogni due anni, ritornavano con un bimbo in più. Gli altri 6 hanno 13, 11, 8, 7, 6 e la cucciola di casa appena un anno e mezzo. Ed è mamma Elisa a spiegare come è nata questa speranza di poter accogliere nella loro casa anche questa piccola.

“Eravamo in ospedale a Ravenna dove una delle mie figlie si è operata al cuore quando ho letto l’articolo sul Carlino. E ho provato un’emozione molto forte, non potevo pensarla lì, da sola. So cosa significa per una bambina stare senza mamma, anche per soli tre giorni. Quando mi hanno riportato mia figlia in ospedale, piangeva nel sonno. Bastava che me la mettessero vicina e si calmava. E penso che quella piccola ha bisogno di quella vicinanza. Ho sentito un desiderio profondo di accoglierla".

Poi cosa ha fatto?

"Ho scritto una mail al vostro giornale, pensando di ricevere indicazioni su come muoverci per un eventuale affido e adozione. Ma non l’ho inviata subito".

E perché?

"Perché dovevo parlarne prima con mio marito. Doveva essere un desiderio di entrambi. Ho aspettato due giorni prima di dirglielo. E quando l’ho fatto, lui che aveva letto il giornale, ha esclamato sorpreso: ‘ho pensato la stessa cosa, ma non avevo il coraggio di chiedertelo’. Così abbiamo mandato insieme la mail. Sperando che qualcuno avesse potuto metterci in contatto con servizi sociali, avvocati e tutte le figure dell’iter di affido o adozione".

Quando si dice, dove si mangia in due si mangia anche in tre, ma in questo caso si arriverebbe a nove figli. Avete lavori che vi permettono di mantenere una famiglia così grande…

"Mio marito ha 47 anni ed è ingegnere, ha uno stipendio buono. Abbiamo l’assegno unico, la casa è di nostra proprietà e abbiamo l’aiuto delle famiglie, per fortuna. Io invece mi sono riscritta all’università, matematica. Ma sto con i figli e riesco a dare due esami all’anno. Ma va bene così".

Siete una famiglia anomala. Siamo in una fase di culle vuote, voi avete 8 figli.

"Abbiamo scoperto che questo ci faceva felici. Siamo cattolici. Ogni figlio è un dono e ognuno ci porta tanta felicità".

Ma avreste fatto anche altri figli?

"No, non posso più. Ho fatto 8 cesarei. E insomma… ho smesso. Il mio corpo ha detto che ormai va in ferie".

Cosa direbbe alla mamma che ha fatto questa scelta?

"Non ci sono parole… – si commuove e le trema la voce – l’abbraccerei, perché credo che stia soffrendo come un cane, non è una decisione facile, è una sofferenza enorme, probabilmente era la decisione migliore che potesse prendere, perché dubito che una donna possa prendere una decisione del genere, ma vuol dire che era la migliore per lei. Sono felice che quella mamma abbia portato a termine la gravidanza, perché avrebbe potuto abortire. E che sia stata data notizia di questa storia, così altre mamme nelle sue condizioni, sanno che possono fare anche così, partorire e lasciare il figlio all’ospedale". Perché una mamma e un babbo pronti a dargli una famiglia, ci sono. Proprio come Elisa e suo marito.