Se volete prepararvi alle atmosfere che avvolgeranno Urbino durante la Festa del Duca, avete l’opportunità di farlo attraverso una lettura adeguata, grazie alla quale immergervi nella quotidianità del vivere tra le stanze del Palazzo Ducale come accade a chi vi giunge per la prima volta per poi farsene soggiogare: è quel che capitò al bibliotecario chiamato a gestire una delle più straordinarie collezioni librarie del Rinascimento italiano. Questo e tanto altro in "Agapito, un umanista alla corte di Federico" il romanzo di Michele Bartolucci che sarà presentato il 13 agosto alle 17,30 nel Cortile d’Onore di Palazzo Ducale (e dove sennò?). Con l’autore, bibliotecario e musico come il protagonista dell’opera, liberamente tratta dalla storia del bibliotecario incaricato da Federico di curare i suoi mille manoscritti e codici miniati (vade retro, Gutenberg!) tenendone lontani "gli esseri immundi et stommacosi", ci sarà Giovanni Darconza, docente dell’Università di Urbino che come Agapito è rimasto avvinghiato, da umanista e poeta, alle trame della città e ora anche a quelle dell’opera di Bartolucci. L’incontro sarà accompagnato dalle musiche del "Pastime voice ensemble" diretto da Paola Fraternale per un allestimento che ricrea i "soavi ragionamenti e le oneste facezie" tanto cari ai conversari di Elisabetta Gonzaga e Baldassarre Castiglione ai quali per una sera ci si illuderà di partecipare. Tiziano Mancini