Aggressione in Piazza Puccini a Pesaro, i residenti "Qui la situazione sta peggiorando"

Protesta dopo il pestaggio di sabato. La madre che ha visto tutto dalla finestra: "Una cosa brutta"

Pesaro, 7 novembre 2022 - In mezzo c’è il prato, gli alberi, le panchine e qualche piccolo lampione. Tutto intorno le case. E’ questa piazza Puccini, da anni una delle aree ’calde’ della città, nel quartiere di Villa San Martino. Dove un po’ si spaccia, dove una volta qualcuno dei ragazzini che la frequentano ha aggredito i residenti che protestavano per i vandalismi, dove (lì vicino, in via Solferino) qualcuno si è divertito a dare fuoco ai cassonetti. E dove l’altra sera dei coetanei hanno picchiato selvaggiamente un ragazzino, un pestaggio che ha fatto scalpore perché l’hanno visto in diretta i residenti dalle finestre delle case che danno sui giardini.

Un residente indica il luogo dove è avvenuto il pestaggio
Un residente indica il luogo dove è avvenuto il pestaggio

Affacciata a una di queste c’era Francesca, 47 anni, commessa all’Iper Rossini, sposata con Piero, madre di due figli, che ha visto tutto e dato l’allarme.

"Da mamma – dice Francesca – mi sono sentita male per il ragazzino, quello che ho visto era davvero brutto, io ne ho uno di quell’età: lui a terra, l’altro sopra che continuava a picchiarlo. Gli ho urlato di smettere, poi ho chiamato i carabinieri. All’inizio sentivo le urla, ma pensavo fossero lontane, poi però la cosa è degenerata. Due si picchiavano, gli altri li incitavano. Ho chiamato i carabinieri, ma sono arrivati prima alcuni clienti del bar (il bar tabacchi Bruscoli, lì dietro, ndr), e hanno fatto fuggire tutti..."

"Quelli del bar" erano Davide Pierleoni e un suo amico. Pierleoni quando ha sentito le urla e ha visto, da una trentina di metri, ancora a terra il ragazzino picchiato, è partito a razzo, urlando per sedare la lite, senza neanche pensare chi e quante gente avrebbe incontrato. Ma il gruppo si è dileguato sotto i suoi occhi. Compreso il ragazzino dalla maglia rossa, solo lievemente ferito. "Io ho corso, li ho visti fuggire verso la chiesa, ero con degli amici, poi ci siamo fermati", dice Pierleoni il giorno dopo, rievocando il fatto. "Ma dovevo intervenire".

"Fortuna che ora la pattuglia della polizia passa un po’ di più – aggiunge la commessa della gelateria di via Boito, a pochi metri della piazza, e attigua a un distributore automatico in cui si fermano spesso i gruppi – ma qui siamo vicino alla scuola, spesso arrivano i ragazzini che sgarrano, e trovi un po’ di tutto...".

Comunque, dove sia quella piazza, polizia e carabinieri lo sanno bene. Nel settembre 2021, un ingegnere di 48 anni lì residente viene aggredito da un gruppo di ragazzi, maschi e femmine, perchè gli chiedeva di smettere visto che quelli stavano spaccando un lampione. Il giorno dopo l’aggressione il sindaco Ricci lo chiama, per chiedergli come sta. Due anni prima nel marzo 2019, un gruppo di residenti fa un esposto contro gli schiamazzi e il degrado crescente, lo sporco e le siringhe lasciate per terra. Una storia che si ripete. "Ora c’è gente troppo ribelle – dice Eleonora, che abita nella piazza da circa 20 anni, e ieri stava passeggiando con la figlia Maria Grazia, studentessa a Roma – e la piazza non è più tranquilla come un tempo. Sì, la situazione sta peggiorando".