Pesaro, aggressione per lo smalto sulle unghie. Il pm esclude la discriminazione

Il branco contro due ragazzi. Per il pm la banda era dedita alle rapine e non ha ritenuto che possa essere contestata l'aggravante della discriminazione sessuale

Giovane aggredito per lo smalto sulle unghie (foto d'archivio)

Giovane aggredito per lo smalto sulle unghie (foto d'archivio)

Pesaro, 25 ottobre 2021 - Aveva lo smalto nero alle unghie. E' stato un buon motivo per una banda di bulli, formata da 3 maggiorenni e altri 7 minorenni, tutti al tempo in comunità di accoglienza, per aggredire l'8 maggio scorso nel centro di Fano due ragazzi di Pesaro. Prima li hanno insultati per quello smalto "da donna" poi hanno strappato ad uno dei due, Luigi Lupini, 18 anni, con le unghie smaltate, un borsellino dove vi erano solo dei mazzi di chiavi.

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E subito dopo hanno pestato a sangue l'amico Simone Pasquino, al tempo ancora 17enne, a cui hanno distrutto un telefonino da 500 euro solo perché cercava di difendere Luigi. Oggi si è aperto il processo a Pesaro con rito abbreviato contro uno dei due maggiorenni che rapinò materialmente il borsellino a Luigi, preso di mira per le unghie smaltate.

 Lo stesso imputato risponde insieme al complice Achraf Alkher anche di una seconda rapina ai danni di due fanesi (avvenuta pochi minuti prima dell'aggressione ai due pesaresi), ai quali strapparono un braccialetto. Un terzo complice maggiorenne della banda in azione quella sera risponde al nome di Robert Costas, già in carcere per altri reati, ha scelto stamane di esser processato col rito immediato. Per quest'ultimo il processo si aprirà l'11 novembre davanti al collegio. 

Per la rapina del borsellino di Luigi Lupini e per il pestaggio successivo si sono costituiti parte civile i familiari dei due ragazzi derubati e a aggrediti. In particolare, Simone Pasquino, diventato maggiorenne, si è costituito parte civile insieme al padre Giuseppe, i quali hanno chiesto una provvisionale di 20mila euro e un risarcimento di 40mila, chiedendo che venga considerata l'aggravante della discriminazione sessuale.

Ipotesi che il pm non ha ritenuto che possa essere contestata perché la banda era dedita alle rapine tanto da averne fatta una precedente a due ragazzi in auto ai quali avevano strappato il braccialetto. Tutti i minorenni coinvolti nell'aggressione e rapina sono sotto processo al tribunale dei minori. L'udienza del rito abbreviato è stata rinviata al 29 novembre.