Aguzzi decade, testimone a Giuliani Invece Baldelli potrebbe restare

Per il primo la doppia carica è incompatibile, invece per il secondo il ruolo in giunta non esclude quello di consigliere

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Stefano Auzzi, assessore regionale

La carica di assessore regionale è incompatibile con quella di sindaco, pertanto Stefano Aguzzi non potrà continuare ad essere il primo cittadino di Colli al Metauro; ruolo che ricopre dal giugno 2017, dopo la nascita, il primo gennaio di quello stesso anno, del nuovo comune dalla fusione di Montemaggiore, Saltara e Serrungarina. In questi casi gli scenari ipotizzabili sono due: le dimissioni del sindaco e l’arrivo di un commissario prefettizio fino alle prime elezioni amministrative utili (quasi sicuramente nella primavera 2021); oppure la sua decadenza, in modo che l’attuale amministrazione possa proseguire il proprio lavoro sotto la guida del vicesindaco (nella fattispecie Andrea Giuliani), sempre fino alla prima tornata elettorale. Al riguardo, Stefano Aguzzi, dopo essersi confrontato con gli altri componenti dell’esecutivo comunale, ha deciso di optare per questa seconda soluzione.

A Colli al Metauro, dunque, non arriverà il commissario. Sul piano procedurale è previsto che domani venga convocato per venerdì prossimo il consiglio comunale per la presa d’atto della nomina di Aguzzi a palazzo Raffaello e per sancire la sua incompatibilità a proseguire nel ruolo di sindaco. Dopo alcuni giorni ci sarà una nuova seduta consiliare che ne dichiarerà la decadenza. In tal modo, come detto, l’attuale giunta (che sarà guidata da Giuliani), così come il consiglio, potranno proseguire il loro lavoro fino alla primavera prossima. Intanto, nonostante non sia ancora decaduto, dalla giornata di venerdì Stefano Aguzzi si sta astenendo dal compiere qualsiasi atto da sindaco e non ha preso parte alla riunione di giunta tenutasi proprio venerdì.

Passando da un neo assessore regionale ad un altro, va evidenziato che diversa è la situazione di Francesco Baldelli, consigliere comunale di minoranza a Pergola. La carica di consigliere comunale, infatti, non è incompatibile con quella di assessore regionale e spetterà unicamente al diretto interessato decidere se dimettersi dal consesso cittadino (lasciando il posto al primo dei non eletti di ‘Pergola nel Cuore’) o se proseguire.

Sandro Franceschetti