"Al market tutti presenti Primo giorno senza intoppi"

La titolare del Coal di Soria: "Solo il 2% senza vaccino ma erano in regola.. Non voglio imporre nulla a nessuno, però non posso rischiare le multe"

di Giorgia Monticelli

"Solo il 2% dei miei dipendenti non è ancora ricorso al vaccino ma erano comunque tutti presenti e con Green pass valido alla mano": ad affermarlo è stata Caterina Zonghetti, titolare di tre supermercati Coal a Pesaro, di cui uno a Soria, che ha raccontato il feedback ricevuto dopo la prima giornata di obbligo di Green pass sul posto di lavoro. "Nessun disagio e massima collaborazione da parte dei lavoratori anche se - ha poi tenuto a sottolineare –, la filosofia del supermercato è una sola: vorremmo che tutti i nostri dipendenti si vaccinassero, per tutela nostra e dei nostri clienti, ma rispettiamo le scelte di ognuno a patto che tutti si attengano alle norme in vigore, anche perché poi le multe sono costretta a pagarle io".

Un primo riscontro che pare aver dato risultati positivi ma che non elimina le correnti di pensiero, tanti ancora i pareri contrastanti che continuano ad emergere sui posti di lavoro. Ed è proprio alla Coal di Soria che le due colleghe Samantha Dini e Barbara Montesi esprimono questo binomio: "Mi sono sentita spinta a farlo, è stata quasi un’imposizione – ha spiegato Samantha -, era diventato necessario non solo per entrare al lavoro ma anche per accompagnare i miei figli all’asilo. Il Green pass è ormai fondamentale per ogni aspetto della nostra vita, non averlo ti costringe a rinchiuderti in casa e quindi, senza altre alternative, il mese scorso sono andata a farlo". In opposizione a questo pensiero, la collega Barbara, che si autodefinisce ipocondriaca, è invece corsa a vaccinarsi non appena ne ha avuto l’occasione: "Non ci ho pensato nemmeno per due secondi, per me tutto è meglio che il rischio di contrarre il virus. Questa pandemia ci ha messo a terra e in qualche modo va debellata e per ora l’unico metodo è quello di ricorrere al vaccino, inoltre – ha aggiunto – stare in un posto di lavoro dove so che anche i miei colleghi sono tutelati mi rende molto più tranquilla, siamo già tanto esposti al pubblico e diminuire i rischi è sempre una buona azione".

Vaccino o tampone, la titolare è stata chiara: "Non siamo tenuti a sapere chi dei nostri dipendenti ha deciso di vaccinarsi o viceversa, anche se poi le notizie circolano sempre in fretta ma ad ogni modo continueremo a trattare tutti in egual maniera". Poi anche uno sguardo sull’organizzazione del supermercato in questi primi giorni di rodaggio: "Già da inizio mese la Cna ci ha dato le direttive adeguate per affrontare la situazione al meglio e abbiamo studiato tutto nei minimi dettagli. Ho tre addetti di riferimento presso i tre Coal che gestisco, ognuno incaricato di scannerizzare i Green pass ma già dai prossimi giorni partiremo con i controlli a campione così da eliminare lunghe trafile. L’obiettivo? Spero che tutto questo non sia vano ma piuttosto mi auguro che sia utile a sensibilizzare le persone che ancora mancano all’appello, fondamentale che anche gli ultimi rimasti corrano a vaccinarsi, così da poter realmente dire di essere tornati alla normalità".