Al Miralfiore la Pasquetta con gli ucraini

Domani alle 12 pic nic dei profughi al parco, invito ai pesaresi. L’appello di una volontaria: "Cerchiamo appartamento per mamma e figlia"

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Pasquetta con chi è scappato dalla guerra, ascoltando i loro racconti, condividendo le loro speranze, spezzando con loro il pane e anzi chi ne ha ne porti perché quella che si annuncia domani al parco Miralfiore alle 12 (zona bar) è la Pasquetta più solidale e ricca di contenuti degli ultimi 50 anni. Sessantadue (finora) profughi hanno aderito all’iniziativa lanciata dalla comunità ucraina che chiede ai pesaresi di buona (buonissima se ci fosse anche una crescia di Pasqua al seguito) volontà di unirsi a questo momento di sobria e speranzosa festa: "Sì – spiega Valeria, ucraina sposata con un pesarese e che ha aperto la propria casa a decine di ucraini scappati – vorremmo che i pesaresi si unissero a mamme, bimbe, nonne ucraine scappate dalla guerra, e sono solo donne perché i loro uomini sono rimasti là a combattere o a fare i volontari. Vorremmo che i pesarsi condividessero con noi questo momento, partecipando alle 12 al pic nic che abbiamo organizzato. Ci riuniremo davanti al bar poi sceglieremo un prato dove stare insieme. Ognuno porterà ciò che ha e chi può ha la possibilità di dividere una fetta di crescia di Pasqua e una fetta di salame con gli ucraini, portando loro qualcosa. Vorremmo creare una giornata indimenticabile per i pesaresi e per chi è loro ospite in questa città in questo momento di dolore e tragedia che speriamo si risolva presto". Chi vuole può contattare Valeria (3896179637), che fa presente ai pesaresi un’altra emergenza da risolvere alla svelta: "Ci sono tre persone che per ora sono state accolte dal grande cuore di Valeria Rossetti in casa sua, ma che cercano cercano una sistemazione definitiva. Si tratta di Julia e di sua figlia Juliana di un anno e mezzo. Julia ha perso il suo lavoro di commessa in Ucraina e ha bisogno di qualcuno che offra a lei a sua figlia un luogo dove potere vivere senza dovere lasciare Pesaro e potendo così iscrivere sua figlia anche in una scuola della prima infanzia. Svetlana invece è una ragazza di circa 30 anni che ha trovato un lavoro a Pesaro come estetista dopo essere scappata dalla guerra. Però rischia di perdere questo lavoro se non trova una dimora definitiva. Lo cerca a Pesaro perché altrimenti, se dovesse cambiare città e andare ad abitare altrove, sarebbe costretta a rinunciare al lavoro che ha trovato. E sarebbe un grande peccato perché Svetlana grazie al lavoro si è inserita nella nostra comunità e sta cercando di superare il trauma della guerra". Chi ha un appartamento che possa ospitare queste persone può rivolgersi sempre a Valeria (3896179637). "Purtroppo – conclude Valeria – quello degli appartamenti o di un luogo con camera e cucina è diventato un problema, è difficile trovarli. Molto ce l’hanno fatta grazie al gran cuore dei pesaresi, Julia, Juliana e Svetlana ancora non del tutto. Sarebbe bellissimo se oggi al Parco Miralfiore oltre a una crescia di Pasqua arrivasse anche l’offerta di alloggio per loro"

Davide Eusebi