Al museo archeologico di Cagli i bronzi tornano virtualmente

Il progetto europeo "Erasmus+ Next-Museum" porta a Cagli tre installazioni digitali, tra cui due dedicate alla Stipe di Coltona. Un'opportunità senza precedenti per il Museo Archeologico e della via Flaminia, unendo competenze culturali e digitali.

Al museo archeologico di Cagli i bronzi tornano virtualmente
Al museo archeologico di Cagli i bronzi tornano virtualmente

L’anno giunge al termine portando con sé un capitolo significativo nella storia del Museo Archeologico e della via Flaminia di Cagli, aprendo nuove porte per l’intera comunità del Comune. Grazie al progetto europeo “Erasmus+ Next-Museum: Stimolare la digitalizzazione nei musei di piccole e medie dimensioni attraverso la valorizzazione del Curatore Digitale“ sabato 25 a Cagli saranno inaugurate tre innovative installazioni digitali, di cui due dedicate alla Stipe di Coltona, un gruppo di 12 guerrieri in bronzo rinvenuti nella località cagliese di Coltona, oggi esposti al Man Marche (Museo Archeologico nazionale delle Marche), che costituiscono uno dei ritrovamenti più importanti avvenuti nel territorio. La presentazione si è tenuta ieri nella sede di Confcommercio Marche Nord. "Dal 1° luglio – ha detto il direttore Amerigo Varotti – gestiamo anche il Museo Archeologico di Cagli e questi progetti ed eventi ci riempiono di orgoglio. Queste installazioni saranno protagoniste della prossima edizione dell’Itinerario Archeologico. La guida verrà realizzata anche per dare spazio ai nuovi Comuni, ben 4, che hanno deciso di aderire nel 2024 al nostro progetto". Ha proseguito Paolo Clini dell’Università Politecnica delle Marche: "Un progetto straordinario che aiuta a valorizzare le aree interne e i musei. Un modello virtuoso nella direzione della democratizzazione del nostro patrimonio". Il vicesindaco Benilde Marini: "L’incontro fra tradizione e innovazione: un’opera che diventa fruibile per tanti visitatori. Siamo orgogliosi di questo progetto. Un motivo in più per venire ad ammirare il nostro museo". "Questo risultato – ha spiegato Daisy De Nardis, coordinatrice del settore musei e luoghi della cultura della Fondazione Marche Cultura – è stato reso possibile mediante la creazione di fedeli repliche dei bronzetti esplorabili tattilmente e coinvolgenti narrazioni sulla loro storia, dalla scoperta, avvenuta a fine ‘800, sino ai giorni nostri. In questo modo, i 12 bronzetti “tornano“ a Cagli in modo permanente". "Il progetto Next-Museum – ha concluso la direttrice del Museo Federica Galazzi – sorge come risposta alla rivoluzione tecnologica che ridefinisce il rapporto tra il mondo e il patrimonio culturale. L’iniziativa rappresenta un’opportunità senza precedenti per il Museo Archeologico e della via Flaminia di Cagli, permettendo una collaborazione con importanti realtà museali italiane ed europee, unendo competenze nel campo culturale e della digitalizzazione scientifica".

Luigi Diotalevi