Al Nuova Luce un “red carpet“ tutto urbinate

Domani sera la prima del film di Andrea Laquidara “Ritratto di donna in un paesaggio“. Le riprese tra la città ducale e la campagna

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Il trailer ha già incuriosito in tanti sul web, domani sera finalmente l’attesa finirà e sarà proiettato in anteprima “Ritratto di donna in un paesaggio“, lungometraggio di Andrea Laquidara, interamente prodotto e girato a Urbino e nel territorio circostante. L’appuntamento è alle 21 al cinema Nuova Luce, alla presenza di cast, autori e produttori.

Il film racconta di Lise, dottoranda straniera giunta a Urbino per lavorare all’università, che gradualmente scopre e si appassiona all’idea che dietro la Gioconda si celi la donna urbinate Pacifica Brandani. Girando per Urbino, tra i suoi monumenti, i musei, la vita notturna, i suoi abitanti e le splendide colline circostanti, Lise scoprirà tanti misteri e riscoprirà anche sé stessa. Il film, realizzato da AB produzioni e Associazione La Ginestra, ha beneficiato del sostegno di Regione, comuni di Urbino e Isola del Piano, unioni montane del Metauro e di Catria e Nerone. "La scorsa estate abbiamo girato in location eccezionali – ci raccontano Andrea Laquidara e Angela Cervellieri, regista e aiuto regista –, da Badia Tedalda ai sotterranei di Palazzo Ducale, dagli oratori al cortile di Santa Chiara. Con la troupe abbiamo formato una famiglia affiatata, a cui si è aggiunta la protagonista Elisa Falconi, originaria di Sassocorvaro ma da tempo attrice in Francia, e una lunga serie di attori non professionisti e comparse locali. Ci hanno aiutato anche ragazzi dell’università e delle scuole di Urbino, per loro è stata un’emozionante esperienza sul campo, per noi una mano preziosa. Speriamo che il film possa promuovere il nostro territorio e siamo felici di offrire due anteprime gratuite alla città, ci teniamo a far tornare la gente in sala e creare dibattito".

Per chi non potrà domani è prevista infatti una seconda proiezione al cinema Ducale il 21 maggio alle ore 18. Poi, a settembre, l’uscita regolare nelle sale.

Giovanni Volponi