Alla ricerca della Vallefoglia nascosta

Un gruppo di speleologi, guidati da Michele Betti, sonderà le cavità naturali e artificiali presenti nel territorio. Ne sono già emerse 18

Alla ricerca di una città di Vallefoglia sconosciuta ai più, sotterranea e misteriosa. È stato, infatti, dato il via all’indagine ed alla rilevazione di cavità, naturali ed artificiali, all’interno del territorio comunale. Un gruppo di speleologici abilitati, con competenze professionali come geologi, archeologi, biologi e idrogeologici guidati da Michele Betti, Presidente del Gruppo Speleologico di Urbino e Coordinatore Nazionale della Commissione Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana. Gratuitamente, rileveranno le cavità naturali e artificiali che insistono nel territorio del Comune.

"Nei borghi medievali sono state rilevate molte grotte – aggiunge Palmiro Ucchielli, sindaco di Vallefoglia –, per lo più inesplorate e inutilizzate da decenni, costruite in passato per ragioni di sicurezza e di difesa personale che se ripristinate contribuiranno senz’altro ad arricchire il nostro patrimonio storico e a promuovere ulteriormente i nostri castelli sia dal punto di vista culturale che turistico".

Anche Michele Betti, coordinatore delle spedizioni speleologiche, si dice soddisfatto: "Abbiamo trovato moltissime gallerie, specialmente sotto Sant’Angelo in Lizzola – commenta Betti –, 18 per la precisione. Sono tutte comunicanti e ben conservate, sicuramente costruite prima delle case. Potrebbero essere state utilizzate come dispense, perché abbiamo anche trovato vecchie bottiglie di vino, alcune damigiane intrecciate con i vimini; insomma, delle scoperte anche importanti che potrebbero aiutarci a datare queste gallerie. Diciamo che la ricerca di queste gallerie non è facile, perché, come nel caso della miniera di Talacchio, bisogna cercare di sovrapporte vecchi documenti catastali assieme alle ricerche cartografiche. Nei centri abitati, invece, la difficoltà sta nel fatto che l’ingresso a questi ipogei è nelle abitazioni private, ma fortunatamente ho sempre trovato moltissima disponibilità e di questo ne sono grato a tutti i cittadini". Sarà pertanto cura del Gruppo Speleologico di Urbino individuare esattamente tutte le aree in cui esistono queste cavità. Verrà redatta una mappa dettagliata che contribuirà senz’altro a far conoscere ancora meglio il territorio di Vallefoglia, così ricco di storia e di tradizioni, ma anche di luoghi ancora segreti.

Alessio Zaffini