Alla Scavolini 700 test ai dipendenti. Nessuno è positivo

Nell’azienda di Montelabbate è stata anche riaperta la mensa per i dipendenti. Lo screening alla Benelli Armi ha dato buoni esiti

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Clima più sereno in città ma anche dentro le aziende per quello che riguarda il Corinavirus. Per il mondo del lavoro un messaggio positivo arriva dal gruppo Scavolini che comprende anche Ernestomeda: nei giorni scorsi sono stati effettuati, nel giro di 48 ore, circa 700 test sierologici a tutto il personale e nessun dipendente ha avuto bisogno di fare il tampone. L’azienda di Montelabbate ha aderito il protocollo regionale e lo screening è stato effettuato da un’azienda di Ascoli Piceno. Quasi in contemporanea con questo risultato la Scavolini ha anche riaperto la mensa aziendale osservando naturalmente tutti i protocolli di sicurezza. Fattore questo che ha coinciso con il ritorno ai normali turni lavorativi.

Non solo il gruppo Scavolini, perché nell’ambito di Confindustria il presidente Mauro Papalini parla di risposte positive nell’ambito delle aziende consorziate dopo l’accordo siglato con l’università di Urbino e con il laboratorio di diagnostica molecolare guidato da Mauro Magnani. Nell’ambito di questo accordo sono stati effettuati mille test e quasi cento tamponi. "Le aziende hanno aderito con entusiasmo – dice il presidente di Confindustria Mauro Papalini – alla possibilità di conoscere in tempi brevisssimi i risultati sia dei quick test che del tampone perché la salute dei nostri collaboratori era e resta la priorità per ripartire in sicurezza. Abbiamo creato – continua Papalini – una rete con università e sistema sanitario privato, un protocollo rigoroso che rappresenta una buona pratica a beneficio delle aziende e della comunità". Tra le aziende che hanno aderito a questo percorso, contribuendo anche ad idearlo, c’è anche la Benelli Armi di Urbino ed "abbiamo collaborato con Confindustria – dice il direttore degli stabilimenti Paolo Viti – per garantire la sicurezza a tutti i lavoratori".

E tutti i 350 lavoratori dello stabilimento urbinate sono risultati negativi, con successiva conferma effettuata con tamponi molecolari.

I tempi del test rapido sono immediati ed il tampone viene processato e refertato al massimo entro la mattina del giorno successivo, a volte anche nel pomeriggio dello stesso giorno. Le imprese che hanno optato per questo percorso sono intenzionate a farlo diventare routinario al termine dell’emergenza Covid 19 ed i testi rapidi verranno ripetuti ogni 15-20 giorni. E se uno risulterà positivo verrà immediatamente sottoposto a tampone.