Alluvione, Frontone devastato. "Non usate rubinetto". "No aiuti singoli"

Tagnani: "Cose mai viste, tutto distrutto". A causa della rottura della conduttura dell'acquedotto vietato l'utilizzo dell'acqua per scopi alimentari, se non previa bollitura. Paolini: "Sconsigliate iniziative di soccorso singole"

L'alluvione a Frontone

L'alluvione a Frontone

Frontone (Pesaro Urbino), 17 settembre 2022 - Anche Frontone purtroppo non è rimasto indenne dal violento nubifragio di giovedì sera. "Abbiamo tirato fuori la gente dalle case e l’abbiamo salvata, ed è ed è quello che conta - sottolineava ieri il sindaco del paese Daniele Tagnani - il territorio è devastato, una situazione drammatica, intere frazioni inaccessibili, le strade praticamente non esistono più. Cose mai viste, una potenza dell’acqua inaudita che veniva giù da tutte le parti, la frazione di Caprile è totalmente da rifare. Ponti crollati, attraversanti che non esistono più, non abbiamo più acqua e le fogne sono saltate non so nemmeno dopo mettere le mani. Io dall’altro notte sono a spalare con gli operai, è dura ma siamo sul pezzo".

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"Ora  - aggiunge il primo cittadino di Frontone - bisogna ripartire senza meno, chiaramente ci servono gli aiuti delle istituzioni, ma bisogna ripartire". Il sindaco oltre ad aver ordinato la chiusura per la giornata di ieri (venerdì) delle scuole di ogni ordine e gradi, ha emanato a causa della rottura della conduttura dell’acquedotto in vari punti del territorio comunale, un’ordinanza che vieta in via cautelativa di non utilizzare per suo alimentare, se non previa bollitura, l’acqua proveniente dalla rete idrica comunale nelle abitazioni di Frontone delle sue frazioni. Il Comune di Frontone conta attualmente 1360 abitanti ed è situato ai piedi del Massiccio del Catria.

Il presidente della Provincia Paolini e il sindaco di Cantiano Piccini

Serve l'aiuto di tutti a Cantiano per ripulire il paese dal fango, "ma ci vuole metodo". Lo dice il  presidente della Provincia Giuseppe Paolini insieme al sindaco di Cantiano Alessandro Piccini, i quali ieri hanno inviato una nota congiunta: "Ci sono tante persone che in maniera autonoma si stanno dirigendo in queste ore a Cantiano e verso gli altri Comuni alluvionati per potere prestare aiuto sul posto. Ma così facendo il rischio è di mettere in pericolo sé stessi e gli altri. E’ quindi un comportamento fortemente sconsigliato, perché crea ulteriori criticità in queste ore molto delicate, ritardando le operazioni di soccorso. Chi volesse prestare aiuto deve prima iscriversi nei gruppi comunali o nelle associazioni del sistema regionale di protezione civile per diventare volontario".

In questo momento, a Cantiano, stanno sopraggiungendo colonne mobili di vigili del fuoco dal Lazio e dalla Lombardia con autotreni carichi di mezzi  meccanici. Vanno rimosse soprattutto le frane lungo le strade, ripulite con bobcat le strade cittadine dal fango, rimossi i detriti sparsi ovunque. Insomma, si sta entrando nella fase del lavoro meccanico più che manuale. I negozi invasi dall'acqua sono stati in buona parte ripuliti mentre c'è ancora tanto lavoro da fare nella zona artigianale di Cantiano, ridotta ai minimi termini.  Sono attesi mezzi meccanici anche a Frontone e Serra Sant'Abbondio.