"Alluvione: sapevano tutti, tranne lui". Aguzzi ancora nel mirino: "Si dimetta"

Il Pd ancora all’attacco del delegato alla Protezione civile, che ha detto di aver percepito la tragedia solo dopo la mezzanotte. Eppure a Cantiano la situazione era drammatica da ore e il Comune di Senigallia aveva lanciato allarmi già dalle 20.30

Stefano Aguzzi, assessore regionale alla Protezione civile

Stefano Aguzzi, assessore regionale alla Protezione civile

"Tutti sapevano tranne loro, Acquaroli e Aguzzi". Il centrosinistra non molla la presa sui ritardi con cui i vertici della Regione hanno avuto la percezione della tragedia che si stava consumando. "Le indagini chiariranno le responsabilità di quanto accaduto, ma accanto alle responsabilità penali ci sono quelle politiche che, con evidenza, ci dicono che l’assessore Aguzzi non può rimanere al suo posto. Si deve dimettere immediatamente". Parole di Marco Bentivogli, candidato del centrosinistra alle elezioni politiche. "Al pomeriggio del 15 settembre – aggiunge – i sindaci chiamavano le istituzioni regionali per chiedere soccorso e per diramare l’allerta. Il video dell’esondazione in località Cantiano è stato girato verso le 19. In serata l’assessore responsabile della Protezione Civile Stefano Aguzzi era ancora in campagna elettorale, il presidente della Regione Marche era ad una cena elettorale a Potenza Picena". Entrambi hanno detto di essere stati informati del caos nell’Anconetano successivamente, intorno alle 22. Aguzzi lo ha saputo mentre partecipava a un’iniziativa elettorale proprio a Senigallia, interrotta dagli organizzatori in vista dell’arrivo della piena del Misa. I partecipanti all’iniziativa e il pubblico sono stati sgomberati in fretta e furia, compreso lo stesso Aguzzi. "Sono rimasto nella zona del Misa fino alle 23 e non stava succedendo niente", ha raccontato successivamente. "Sono poi andato a Fano a mettermi il giaccone della Protezione civile e quindi mi sono diretto verso la sala operativa di Ancona, dove sono arrivato dopo le 24". E qui uno dei passaggi chiave: "Ho preso coscienza di quanto drammatica fosse la situazione dopo mezzanotte, mentre andavo verso la sala operativa".

Eppure che la situazione fosse drammatica si era capito dal tardo pomeriggio per quanto riguarda Cantiano e almeno intorno alle 20.30 nella zona di Senigallia. Alle 20.26, infatti, il sindaco Massimo Olivetti ha annunciato l’apertura del Centro operativo comunale (il Coc); alle 21.13, con un post su Facebook, il Comune invitava la popolazione a evitare spostamenti e i residenti delle zone limitrofe al Misa e salire nei piani superiori; alle 21.44, sempre su Facebook, il Comune ripeteva l’invito a recarsi nei piani alti delle abitazioni o nelle ‘Aree di attesa’, poi alle 21.48 veniva disposta la chiusura delle scuole per il giorno succesivo, alle 21.50 veniva annunciata la chiusura dei ponti, alle 22.30 tutte le strade principali chiuse al traffico, alle 22.34 il drammatico annuncio: "L’onda di piena sta arrivando, tenersi lontano dagli argini e dai ponti, è molto pericoloso"; alle 22.41 la chiusura del casello dell’A14, poi l’esondazione. Alle 23.20 il Comune scriveva: "L’acqua inizia ad arrivare nel centro abitato, si ordina di non uscire di casa e di andare ai piani alti". Secondo il suo racconto, a quest’ora Aguzzi è in viaggio verso Fano per prendere il giaccone. "Perché fino alle 23 – ha detto appunto l’assessore – non stava succedendo niente".