Altro che distanze: "Qui serve la spiaggia Ma Pesaro i ripascimenti non li sta facendo"

L’accusa di Giuliani, balneari Confartigianato: "Ricci spende per la manutenzione 80mila euro, Mondolfo 108.000, fate voi le proporzioni"

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di Elisabetta Ferri

La stagione balneare è alle porte, ma i problemi da risolvere sono ancora sul piatto, anzi sulla spiaggia. Se ne fa portavoce il responsabile di categoria della Confartigianato, Andrea Giuliani, che contesta la poca vicinanza dell’amministrazione per gli annosi problemi dei bagnini: "Inutile convocare gli Stati generali del turismo se poi non si ha veramente cura della manutenzione della costa. Quest’anno le risorse saranno la metà, 80.000 euro contro i 150.000 dell’anno scorso. E voglio dire che un piccolo comune come Mondolfo ne stanzia 108.000. Fatte le debite proporzioni, Pesaro non crede nel turismo perché non investe. A Levante e nella zona nord di Sottomonte devono ancora essere fatte le manutenzioni, per non parlare dei ripascimenti, ogni anno bisogna pregare perché vengano fatti. Poi se non c’è la spiaggia, perché è stata mangiata dalle mareggiate, non ci sono i posti. Se ne accorgeranno quando gli hotel chiederanno gli ombrelloni per i turisti e non ce ne saranno per tutti".

Anche perché nonostante sia caduto l’obbligo del maggior distanziamento fra gli ombrelloni imposto dal Covid, alcuni bagnini avrebbero deciso di mantenerlo, almeno in parte. "L’importante sarà rispettare le distanze minime, poi ognuno si regolerà in base ai propri spazi. Mercoledì c’è stata una riunione, l’ufficio servizio turismo della regione ci ha informato che il protocollo Covid è stato sostituito da nuove linee guida che riportano in vigore le vecchie distanze", spiega ancora Giuliani. Quindi non più un ombrellone ogni 10 metri quadrati (erano 10,5 nell’estate 2020) come era nel 2021.

"Io ho fatto una sorta di compromesso, vista la richiesta pazzesca di ombrelloni - spiega Alessandro Corsini di Bagni Primavera -: nelle file dietro, dove stanno le compagnie dei ragazzi, tornerò alle metrature pre-Covid, di 2,5x2,5 metri, mentre nelle prime file, a ridosso della riva, lascerò il distanziamento delle ultime due estati. Ho visto che le famiglie gradiscono stare più comode. Ma se il Comune non si mette in testa di darci una mano col ripascimento della spiaggia saremo nei guai, quando gli hotel verranno a chiederci i posti per i turisti".

A Sottomonte la situazione è diversa e si respira un’altra atmosfera: "Noi abbiamo sempre tenuto le distanze più larghe fin dagli inizi fra i nostri clienti – dice Luca Giordano di Bagni Paradiso -. Avere questa profondità di spiaggia aiuta tanto. Quindi, pur se ci diranno che possiamo tornare alle metrature pre-Covid, noi manterremo i punti di riferimento che avevamo, la gente è contenta e ce lo possiamo permettere".

Molti dei baretti e ristoranti degli stabilimenti saranno già aperti per Pasqua, al più tardi per il ponte del 25 aprile, ma la vera apertura, con lettini e ombrelloni al proprio posto, è a maggio: "L’anno scorso ci avevano dato la possibilità di aprire il 29 aprile, ma era freddo e pioveva, quindi nessuno lo ha fatto alla fine. Dipende dal meteo, diciamo che maggio è il mese giusto per tornare in spiaggia".