"Ambiente ed eco-turismo, i punti di forza"

Pesaro in corsa per diventare capitale italiana della Cultura 2024: Ricci e Vimini tracciano una prima road map e chiamano tutti a raccolta

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di Angelica Panzieri

Pesaro inizia la sua corsa per diventare la Capitale Italiana della Cultura nel 2024. "Una grande sfida, da vincere tutti insieme. Ci sono tutti i presupposti per farcela", ha detto il sindaco Matteo Ricci, ieri, durante la presentazione, sui canali social del Comune, dei motivi che hanno spinto la città a candidarsi. Al suo fianco, il vice Daniele Vimini che ha illustrato "i punti di forza della candidatura".

Una rassegna ricca che ha coinvolto, fin da subito, numerosi enti culturali, sebbene il programma sia ancora tutto da scrivere. Certi, però, sono i contributi di alcuni protagonisti dell’arte contemporanea, che hanno accettato l’invito del Comune ad essere testimonial di questo grande progetto: Giuliano Vangi, Luigi Carboni, Gabriele Arruzzo e Giovanni Termini.

"La candidatura di Pesaro a capitale italiana della cultura per il 2024 è un percorso parallelo e rafforzativo rispetto a quella della candidatura della nostra Provincia a capitale europea della cultura per il 2033 - spiega Ricci -. Vogliamo giocare su scala provinciale e regionale. L’arrivo del Covid ci ha spinto a rafforzare la nostra strategia, che è quella di far diventare Pesaro una delle città medie che investono sulla cultura, come strumento di sviluppo. Questa estate abbiamo provato a rinascere con il Rof in piazza, il teatro al Parco Miralfiore, il cinema a Rocca Costanza. Oggi il mondo culturale è completamente fermo, per via del virus, ma vogliamo che le persone tornino a riempire i nostri teatri, borghi e musei. Quindi dobbiamo attrezzarci. Perché quando il Covid sarà sconfitto, nel mondo ci sarà ancora più fame di turismo in Italia. Sicuramente avremo tanti competitor per il 2024, ma siamo una delle prime città a candidarsi e nel frattempo, a questa candidatura, abbineremo un programma di grandi investimenti. In questi giorni, abbiamo già ottenuto un bel risultato, con il finanziamento del Conservatorio Rossini (6 milioni di euro, ndr). Il piano di marketing poi crescerà con le opportunità che arriveranno dall’Europa. Ce la metteremo tutta".

Il progetto della ‘Capitale italiana della cultura’ è nato nel 2014 da un’idea di Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali e ha tra le sue finalità quella di valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico e di migliorare i servizi per il turismo della destinazione vincente. Designata dal Mibact e scelta da una commissione di sette esperti, nominata dallo stesso ministero, per un anno, la città Capitale italiana della cultura gode dei riflettori accesi su di sé per promuovere le proprie eccellenze. Faro, in questo viaggio, saranno i sette cluster della creatività riconosciuti da Unesco: Artigianato e Folk Arts, Media Arts, Cinema, Design, Letteratura, Musica e Gastronomia

"Il programma verrà ufficializzato nei prossimi mesi, ma crediamo molto nei percorsi partecipativi che sono stati alla base del successo ottenuto, nel 2017, con il riconoscimento di Città Creativa Unesco della Musica - commenta Vimini - . Oggi (ieri per chi legge) vedremo i punti di forza, ma la chiave sarà quella che scriveremo tutti insieme. Questi sono mesi che vorremmo impegnare con i protagonisti dei vari percorsi. Valorizzeremo la creatività dei nostri titoli, porremo attenzione al tema dell’ambiente e della sostenibilità, promuovendo punti di forza come il San Bartolo, la Bicipolitana ed evidenziando il tema del turismo sostenibile. Raccoglieremo la disponibilità anche dai soggetti culturali degli altri comuni della Provincia. E a Pesaro coinvolgeremo i quartieri, che stanno offrendo a questa città un contributo fondamentale".

"Una presentazione che nasce dal lavoro fatto in questi anni, ricordiamo gli eventi legati al 150esimo di Rossini, il riconoscimento Unesco nel 2017, la volontà di correre insieme a Urbino per la Capitale europea della Cultura 2033. Competere a questa iniziativa è una buona palestra per il futuro, un modo per mettersi in gioco e sviluppare un rapporto con gli attori culturali ed economici del territorio". Una candidatura collettiva, aggiunge Vimini, "che coinvolge anche i comuni della provincia e della regione, così come gli artisti e tutte le realtà creative che ne fanno parte".

I soggetti interessati potranno partecipare iscrivendosi al Form su www.pesaro2024.it. "Il consiglio comunale sarà un attore fondamentale in questa sfida storica per Pesaro - conclude il suo presidente Marco Perugini - : abbiamo i contenitori, i progetti, ma soprattutto gli attori per partecipare ad una competizione così importante".

Tra gli altri, sono intervenuti Cristian Della Chiara, Gilberto Santini, Lucia Ferrati, Brunella Paolini, Lucrezia Ercoli, Stefano Jacoviello, Mauro Santini, il sindaco di San Costanzo Filippo Sorcinelli e quello di Gradara, Filippo Gasperi.