Pesaro, l’ambulanza con il medico arriva ma dopo 20 minuti: donna di 61 anni muore in casa

Auditore, alle 8,17 nella casa della paziente l’ambulanza con i soli infermieri: soltanto alle 8,36 quella, da Montecchio, medicalizzata

Soccorritori (archivio)

Soccorritori (archivio)

Auditore (Pesaro), 9 luglio 2022 - Venti minuti. Durante i quali a cercare di salvare una donna in arresto cardiaco sono stati solo due infermieri, e non anche un medico. Potrebbero essere stati questi minuti ad avere fatto la differenza tra la vita e la morte per una ucraina di 61 anni, morta ieri mattina intorno alle 9 ad Auditore. L’ambulanza, partita da Montecchio, con il medico a bordo è arrivata nella sua abitazione solo a distanza di 20 minuti rispetto all’altra ambulanza, partita prima da Sassocorvaro e senza medico perchè aveva finito il turno proprio alle ore 8 e a luglio il 118 di Sassocorvaro ha una serie – 25 in tutto – di turni di 12 ore scoperti, senza cioè il medico nel 118. Questa carenza fa sì che il caso capitato ieri mattina sia destinato a suscitare ulteriori polemiche.

La vicenda è questa. Una donna di 61 anni, che risiede col compagno ad Auditore, ieri mattina si sente male. Il compagno fa la prima chiamata alle 7,56, dice all’operatore del 118, che gli fa alcune domande, che la donna respira, è cosciente e che il giorno prima gli è stata diagnosticata un’ulcera. La situazione non sembra gravissima, quindi parte alle 8.02 l’ambulanza da Sassocorvaro. E’ senza medico, appunto perchè quello che c’era ha finito il turno e dalle 8 alle 20 di ieri il medico sull’ambulanza, a Sassocorvaro, non c’era. Se il medico ci fosse stato, sarebbe andato in ambulanza indipendentemente dalla gravità.

Alle 8,05 però c’è la seconda chiamata del compagno, che dice: "Ha perso coscienza". Tre minuti dopo, alle 8,08, terza chiamata: "Non respira più". Mentre l’ambulanza di Sassocorvaro è già in viaggio, parte a quel punto alle 8,11 anche l’ambulanza da Montecchio, è la più vicina, col medico a bordo, vista la gravità sopraggiunta. L’ambulanza di Montecchio arriverà alle 8,36, mentre quella di Sassocorvaro era già arrivata alle 8.17. Per le percorrenze – si tratta di tempi più che buoni. La donna però muore nonostante tutte le manovre per rianimarla pochi minuti dopo le 9. Forse ad avere fatto la differenza potrebbero esser stati quei circa venti minuti – tra le 8,17 e le 8,36 – in cui la donna è stata curata solo da due infermieri, e non anche da un medico. Forse l’autopsia potrà chiarire, se il compagno lo chiederà, se l’intervento del medico – che può usare farmaci che l’infermiere non somministra – poteva o meno diventare decisivo per salvarla.