Pesaro, truccavano i costi dei servizi di ambulanze. 8 denunce per truffa

La Guardia di Finanza di Pesaro ha ottenuto dal giudice il sequestro di 120mila euro quale danno erariale

La  Finanza di Pesaro ha denunciato otto persone per truffa e falso. Truccavano i rimborsi per i servizi delle ambulanze

La Finanza di Pesaro ha denunciato otto persone per truffa e falso. Truccavano i rimborsi per i servizi delle ambulanze

Pesaro, 9 luglio 2018 Frodavano il servizio sanitario truccando i tempi e i percorsi delle ambulanze, adibite al trasporto infermi e dei pazienti. Il comando provinciale della guardia di finanza di Pesaro ha concluso l’operazione “Inflated Rescue”, scoprendo l’attività di quattro società cooperative pesaresi risultate vincitrici, in associazione temporanea di impresa, di una gara d’appalto indetta dalla Regione Marche per l’affidamento del servizio di trasporto a favore di utenti infermi o in degenza.

LE indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pesaro, hanno portato al sequestro, presso le sedi delle suddette cooperative, dei fogli di viaggio effettuati, delle fatture emesse e delle richieste di trasporto ricevute dall’Asur – Area Vasta 1 e dall’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord.

L’esame dei documenti ha consentito alle Fiamme Gialle di ricostruire e circoscrivere numerose irregolarità, compiute negli anni 2014 e 2015, connesse al trasporto, presso i luoghi di cura, di persone inferme o in stato di degenza: viaggi risultati mai compiuti oppure parzialmente effettuati ma regolarmente pagati dall’Aziende oppure la sistematica modifica degli orari

riportati nei fogli di viaggio compilati al termine dell’attività di servizio da ignari autisti. La durata del turno veniva così dilatata all’insaputa di chi lo aveva materialmente effettuato con indebiti vantaggi a favore della società cooperativa per cui lavorava. Numerosi i casi di ubiquità ovvero di contemporanea presenza dell’ambulanza e del relativo equipaggio in luoghi diversi.

Denunciate otto persone tra amministratori, dipendenti e contabili delle società cooperative, ritenute responsabili del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico. Per il danno economico procurato ai conti pubblici, quantificato complessivamente in circa 120.000 euro, è stata avanzata all’Autorità giudiziaria richiesta di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente.